Lettera aperta ad Italcementi ed Istituzioni su situazione Lavoratori Cementeria ed indotto

 

Le segreterie della FIOM CGIL , della FILLEA CGIL, Della FILT CGIL, del Comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno, nelle persone dei Segretari Generali, De Lorenzo Giuseppe, Guido Giuseppe, Scirchio Gennaro, rappresentanti le RSU-RSA-RLS-ed i Lavoratori  del Cementificio e delle ditte dell’indotto operanti presso il cantiere di Italcementi in Frascineto, esprimono con la presente, la loro forte preoccupazione per la grave situazione che, da un anno a questa parte, si è venuta a creare per tutti i lavoratori diretti ed indiretti operanti presso lo stabilimento oltre che per il futuro dello stabilimento stesso.              

Per tutta la durata del 2009, Italcementi ha adottato una politica di riduzione della produzione, con conseguenti fermate e riprese, senza che queste potessero in alcun modo essere preventivate o programmate con anticipo, questo comportamento,  ha portato grave disagio per tutti, sia ai lavoratori diretti ma specialmente per tutti quelli operanti nell’indotto.

E’ proprio nell’indotto, infatti, che si registrano processi di espulsione dal mondo del lavoro ed utilizzo degli ammortizzatori sociali fino al raggiungimento dei limiti di legge che comporterà, in mancanza di interventi concordati, nuovi licenziamenti nelle prossime settimane.

Riteniamo che, di fronte a questa drammatica situazione, non possa che esserci una strada da percorrere e che sia quella del confronto in apposite riunioni che vedano tutti gli attori protagonisti di questa vicenda seduti attorno allo stesso tavolo. E’ il momento in cui Italcementi, imprese operanti nell’indotto, istituzioni e sindacato ricerchino percorsi condivisi, e non frutto di incontri settoriali, per evitare che la già drammatica condizione, frutto della crisi, si acuisca ancor di più nelle prossime settimane.

Nei mesi scorsi il sindacato si è fatto promotore di apposito incontro presso la locale Direzione Provinciale del Lavoro, ma abbiamo registrato, all’incontro stesso, le gravi e non giustificate assenze di Italcementi e delle Amministrazioni di Castrovillari e Frascineto.

Anche nell’ultima riunione della Commissione Ambiente della Città di Castrovillari si è  posta come unica strada percorribile quella del confronto con tutti, ma dall’impegno preso in quella sede di procedere in tal senso, era il primo Febbraio di quest’anno, nulla è cambiato e nessuna riunione è stata convocata.

Registriamo, ad onor del vero, solo la presentazione del piano industriale di Italcementi che prevede, su tutto il territorio nazionale, investimenti per circa 200 Milioni di Euro senza che nessuna somma sia prevista per interventi di qualsiasi natura sullo stabilimento del nostro territorio. Nel medesimo piano non si cita Castrovillari tra le sedi oggetto di ridimensionamento, ma se gli investimenti della multinazionale vanno tutti in direzioni diverse, il sindacato denuncia ancor di più la propria preoccupazione per il futuro dell’impianto ed a maggior ragione rivendica la necessità di sapere qual’è la strategia industriale dell’azienda per il territorio del Pollino.

Si richiede un atto di consapevolezza da parte di Italcementi nell’affrontare la situazione da un punto di vista globale, indicando chiaramente, quali sono le condizioni nelle quali si vuole condurre il Cementificio, con quale forza lavoro si intende operare, anche in considerazione di livelli occupazionali odierni, a causa di pensionamenti e procedure di mobilità, notevolmente inferiori rispetto a quelli dei mesi scorsi,ciò per sapere con quali prospettive ci si deve confrontare.

Si invitano, le forze istituzionali a non sottovalutare ulteriormente la grave situazione, che, nei territori di Frascineto e Castrovillari, potrebbe registrare la perdita di decine di posti di lavoro, con gravi ripercussioni sociali e si richiede, pertanto, che tutti gli attori territoriali interessati si facciano promotori, assieme alle forze Sindacali, di una forte iniziativa che affronti la situazione, partendo dalla convocazione di apposito tavolo di confronto, e scongiuri le conseguenze che si potrebbero verificare da una mancata interlocuzione con le parti.                                                                                                                                                                                                         

Castrovillari lì 08 marzo 2010

FIOM CGIL
De Lorenzo Giuseppe

FILLEA CGIL
Guido Giuseppe

FILT CGIL
Scirchio Gennaro

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