NO ALLA CULTURA DEI TAGLI INDISCRIMINATI. SI AL DIRITTO ALLA SALUTE.

 Avevamo creduto che il piano di rientro dal debito sanitario potesse essere un’occasione per eliminare gli sprechi ed affermare un’altra idea di sanità che desse centralità al territorio e risposte alla domanda di salute proveniente dai bisogni dei cittadini.In Calabria, per amor di verità, i piani sanitari non sono mai stati frutto di un’indagine epidemiologica, ma sempre basati sull’offerta e quindi attenti ad equilibri politici e clientelari che trovavano sostanza negli atti aziendali molto più attenti alle carriere del personale e dei primari che al diritto dei cittadini alla salute…