La recente sentenza della Corte Costituzionale n.18/2013 è causa di notevole agitazione e preoccupazione per gli oltre 5200 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità della Calabria. Occorre che la Regione Calabria, nell’immediatezza predisponga ed approvi in Consiglio Regionale una norma transitoria che garantisca continuità di utilizzo nei Comuni e negli enti utilizzatori