Su Sibari interventi concreti, basta colpi di teatro

Con riferimento all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud in data odierna a firma del giornalista Giampaolo Iacobini, vorremmo significare che non vi è stato alcun mutamento di impostazione programmatica rispetto alla necessità per il territorio di dotarsi di una adeguata dotazione infrastrutturale che potesse fare interagire le diverse strutture logistiche (porto, ss 106 più sicura e ammodernata e Sa- Rc completata) con la possibilità di avere una piattaforma intermodale che avrebbe previsto lo scalo aeroportuale a Sibari. Le linee guida della piattaforma che Cgil Cisl Uil nel 2009, che rimane valida,  presentarono a Sibari sulla mobilità, logistica e trasporti, prevedeva una serie di interventi prioritari che sono stati tutti disattesi negli anni successivi dal governo regionale.
Il porto di Corigliano non è mai decollato, la ss 106 continua a mietere vittime e la Sa-Rc non finirà prima del 2020, le aree interne rischiano l’isolamento per carenza di investimenti e manutenzione, le strade della Calabria e nel territorio sono insicure e pericolose.
Il contesto economico e sociale dal 2009 è mutato, la grave crisi economico finanziaria, l’abbandono sistematico delle aree interne, il grave rischio idrogeologico che pervade l’80 % del territorio Calabrese da quello montano a quello costiero, dovrebbe suggerire alla Giunta Regionale, maggiore saggezza nella spesa e più chiarezza nei confronti dei cittadini, altrimenti il rischio è di rincorrere l’effetto annuncio da campagna elettorale.
Sulla questione aeroporto di Sibari, per completezza di informazione, si dovrebbe ricordare che solo pochi mesi fa il Consiglio Regionale votò contro la possibilità di realizzare lo scalo aeroportuale per la oggettiva ed evidente difficoltà che vivono gli altri scali aeroportuali nella Calabria. Riteniamo che su temi importanti come questi non si può agire con colpi di teatro, illudendo ulteriormente gli operatori economici e i cittadini. 
Oggi, con una capovolta politica che sa di propaganda elettorale, la IV Commissione regionale decide di inserire l’aeroporto di Sibari nuovamente nelle linee guida per il nuovo piano regionale dei trasporti. Domani magari la vicepresidente della giunta dirà il contrario.
Le popolazioni sono stanche di promesse e intanto si vedono tagliare gli ospedali nel territorio,  i treni ed i servizi, i Tribunali e i presidi dello Stato. Non vi è più alcuna manutenzione del territorio, le aree interne in estate bruciano ed in inverno cadono a pezzi per le alluvioni, non si riesce a dare risposte ai disoccupati, ai lavoratori in mobilità in deroga, la povertà delle famiglie calabresi è evidente e sotto gli occhi di tutti.  E’ chiaro ed evidente che oggi le priorità della fase economica e sociale sono altre, ma evidentemente la giunta regionale calabrese è sconnessa dalla propria gente, dai bisogni e dai drammi sociali.
Sul piano regionale dei trasporti occorre una discussione seria, che dia priorità alle emergenze, che per noi come territorio sono la messa in sicurezza dei collegamenti delle aree interne, la messa in sicurezza e l’ammodernamento della statale 106, un ferrovia Jonica ripristinata e non umiliata, con collegamenti da paese civile e che dia certezza alla mobilità pubblica, la statale 18 sul tirreno ed il collegamento con le trasversali Jonio-Pollino-Tirreno, il completamento della Sa-Rc ed il rilancio del porto di Corigliano.
Piuttosto, chiediamo alla Giunta regionale, se vuole fare un intervento urgente su Sibari lo faccia subito, togliendo il fango dagli scavi, che rischiano di essere perduti per sempre.

Angelo Sposato  Segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno

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