La commozione “per un’esperienza che mi ha dato molto” e gli applausi della platea. La consapevolezza che il lavoro da fare è tanto, ma anche un messaggio di ottimismo: “In bocca al lupo a tutti noi, non è detto che il futuro debba essere sempre crisi e disoccupazione, dovranno arrivare tempi migliori”. Michele Gravano ha chiuso così l’undicesimo congresso della Cgil Calabria che lo ha confermato alla carica di segretario generale. In un breve, ma sentito intervento, Gravano ha ringraziato “i compagni per un’esperienza che mi ha cambiato molto, che mi ha dato molto. Spero di aver dato anch’io qualcosa”. Napoletano di nascita, Gravano ha affermato di aver “scoperto una Cgil meravigliosa, una regione mal raccontata, dei lavoratori e dei pensionati di alto spessore. Qui siete persone vere e generose, soprattutto nei momenti di difficoltà, avete dentro di voi un sentimento profondo di riscatto e di giustizia sociale”. “Ho lavorato per far riemergere l’orgoglio di stare al fianco degli ultimi in questo lungo periodo di difficoltà – ha detto infine Gravano -. Continuerò ad operare al servizio dei lavoratori e per rafforzare il gruppo dirigente della Cgil calabrese che costituisce una parte fondamentale della regione e del Sud”.
Il saluto del rieletto segretario ha concluso una due giorni di dibattito ricco di spunti. Un dibattito che ha delineato le strategie per i prossimi quattro anni. A tirare le fila della discussione, Serena Sorrentino, componente della segreteria nazionale della Cgil, che ha puntato il dito contro “l’incapacità dell’amministrazione Scopelliti di governare la Calabria. La Cgil non ha mai smesso di operare per il bene del territorio, ma da soli non ce la facciamo. Per questo è necessaria una buona politica, noi agiremo, come sempre, per il cambiamento che in questa regione è indispensabile”. Un cambiamento auspicato per la Calabria, così come per il resto d’Italia: “Se le esigenze dei lavoratori rimarranno inascoltate, siamo pronti a mobilitarci”. Proprio le esigenze dei lavoratori, emerse durante i congressi della Cgil, sono state al centro dell’intervento di Serena Sorrentino: “La prima questione emersa, è la necessità di rivedere la riforma Fornero. La seconda tematica è l’urgenza di agire per creare nuovo lavoro che sia di qualità. Se non si fa un investimento serio sulle politiche per il lavoro, rischiamo che la disoccupazione creata dalla crisi non verrà più riassorbita. Senza contare che negli ultimi anni il lavoro si è impoverito dal punto di vista salariale e della professionalità. Infine, la questione fiscale: la morsa della tassazione locale e nazionale rischia di annullare il beneficio degli ottanta euro in busta paga annunciati dal premier”.
Serena Sorrentino ha quindi analizzato punto per punto le prime misure adottate proprio dal Governo Renzi. “I provvedimenti per una redistribuzione del reddito sono giusti, accelerare sulla spesa per l’edilizia scolastica e per il riassetto del territorio è giusto – ha evidenziato -. E’ sbagliato, invece, escludere i pensionati dai benefici, pensare di allungare l’età pensionabile per le donne, perseguire nei tagli lineari”. Secondo Serena Sorrentino, infine, “il decreto legge per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, va cambiato, perché così com’è aumenterà la precarietà invece di ridurla”.