Servono interventi urgenti e l’immediata apertura di un confronto regionale che affronti la complessità del tema “salute” nella sua interezza; è quanto sostenevamo già all’indomani della manifestazione per “il diritto alla salute nella Sibaritide” dello scorso 1° Aprile.
Riteniamo sia prioritario discutere di investimenti in risorse umane, fare il punto su medicina di base, rete territoriale e servizi socio/sanitari anche mediante una valutazione qualitativa e quantitativa sulle risorse spese e riferite al primo riparto del PAC misura anziani ed una corretta e trasparente programmazione del secondo riparto, rete dell’emergenza/urgenza e, non ultimo, ampliare la discussione trattando della fatiscente rete ospedaliera su cui è scaricato completamente il bisogno di assistenza e cura delle popolazioni.
Gli investimenti necessari sulla intera rete ospedaliera, con particolare riferimento allo Spoke Corigliano/Rossano, rappresentano uno degli elementi su cui confrontarsi e non l’unica questione da affrontare, se si vuole davvero discutere di “salute” e nell’intesse esclusivo dei cittadini della sibaritide.
Consideriamo inutili e totalmente sbagliate logiche campanilistiche che affrontano la delicata e drammatica fase che vive lo Spoke Corigliano/Rossano, prevedendo investimenti solo su una delle strutture di cui si compone l’Ospedale, per come annunciato dal Direttore Generale dell’Asp di Cosenza nell’ultimo Consiglio Comunale della Città di Corigliano Calabro. Vogliamo augurarci che il Dg Mauro nell’annunciare investimenti prossimi, assolutamente necessari e su esprimiamo soddisfazione, si riferisse allo Spoke nella sua interezza e non solo ad una parte di esso!
La sanità territoriale è tema da affrontare con una impostazione collegiale ed aperta al contributo di tutte le rappresentanze politiche, sociali ed istituzionali interessate. Frammentare e dividere sarebbe un errore imperdonabile che aggraverebbe, ancor di più, l’isolamento del territorio.
Chiediamo, perciò, alle Istituzioni ed alla stessa Asp di voler immediatamente attivare un confronto ampio e collettivo, che affronti le diverse criticità e che si occupi anche del nuovo ospedale della Sibaritide rifuggendo da idee di spacchettamento del progetto in prossimità dell’avvio delle attività di cantiere per la costruzione dell’opera.
La Cgil, in tutte le sue articolazioni, è impegnata affinché siano certi l’inizio, la continuità e la fine dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale in contrada Insiti, nella sua interezza. Il tentativo è di evitare di ritrovarci, come spesso accade nella nostra Regione, con una nuova ennesima opera incompiuta.
Giuseppe Guido, Segretario Generale
CGIL Pollino Sibaritide Tirreno