Ormai il disegno è chiaro: l’Amministrazione Comunale di Rossano ha deciso di smantellare l’Avvocatura Comunale, affidando ad avvocati esterni le controversie che possono essere ordinariamente risolte dall’Ufficio Legale dell’Ente. Da gennaio scorso, l’Amministrazione Comunale di Rossano si rifiuta di pagare agli avvocati dell’Ente, le parcelle legali per le cause già vinte;
tutto ciò, nonostante i solleciti e le diffide da noi prodotti, e pur nella consapevolezza che questo Ufficio Legale ha di fatto azzerato le controversie pendenti; questa stessa Avvocatura, nello scorso mese di gennaio ha vinto una causa contro un’affermata società turistica locale, producendo un risultato favorevole all’Ente per oltre 2 milioni di euro. Cifra che ha consentito all’Amministrazione Comunale di approvare il bilancio senza grossi patemi. A partire da quella vittoria, però, la stessa A. C. ha deciso di non corrispondere agli avvocati le parcelle dovute per legge e in forza di un regolamento comunale approvato dal precedente Commissario Straordinario.
Ma, purtroppo, questa A.C. non è in grado di mantenere gli impegni assunti. Lo scorso 23 ottobre, in Prefettura, il Comune si impegnava ad emanare un nuovo regolamento per l’Avvocatura e, nelle more, si impegnava ad adottare un regime transitorio di liquidazione delle prestazioni legali già effettuate. A distanza di oltre un mese, ciò non è avvenuto: il regolamento è ancora nei cassetti dell’A.C., e il regime transitorio promesso non ha ancora visto la luce. E pensare che le somme da liquidare, in percentuale sulle cause vinte, per giurisprudenza acquisita sono considerate parte integrante dello stipendio! Il Comune, quindi, da quasi un anno sta trattenendo illegittimamente delle somme, procurando un danno economico ai propri avvocati oltre che all’ente stesso.
Ma oggi appare lampante la vera strategia dell’A.C. A luglio scorso, nonostante la proliferazione – contestata dalla FP CGIL – di posizioni organizzative, l’Ufficio Legale veniva privato della Posizione Organizzativa preesistente. Inoltre si approfittava di escamotage di vario genere (ferie estive degli avvocati interni ovvero l’essersi l’ufficio legale già espresso con pareri su questioni di diritto del lavoro) per affidare all’esterno incarichi altrimenti gestibili dall’avvocatura comunale, con evidente spreco di denaro pubblico. L’azione demolitrice è poi proseguita con il deliberare all’ultimo minuto l’affidamento degli incarichi legali al fine di giustificare una urgenza nell’individuzione dell’avvocato da nominare, altrimenti non necessaria, e “preferire” così avvocati del libero Foro, di certo non appesantiti nel proprio agire dalla contestuale gestione dell’enorme carico di pratiche amministrative che non dovrebbero essere evase dagli avvocati dell’ente, esistendo un apposito ufficio, posto sotto la direzione di un dirigente responsabile, chiamato a supportare l’attività dell’Avvocatura civica.
E’ di poche ore fa, infine, la notizia che l’A.C. ha affidato, ancora una volta, ad un noto studio legale di Cosenza l’incarico di resistere in giudizio dinnanzi al TAR Calabria avverso un ricorso presentato dalla Coop. Sociale VITASI contro il Comune di Rossano per l’aggiudicazione dell’appalto di assistenza fisica. Ci si chiede perchè tale incarico non è stato affidato agli avvocati interni? Si ricordi che per questa stessa vicenda l’avv. Macella nel mese di aprile scorso ha già evitato all’Ente convenuto una condanna al risarcimento dei danni per centinaia di migliaia di euro, il tutto a costo zero per le casse comunali . Si obietterà che i tempi per produrre opposizione al ricorso erano così ristretti da consigliare di evitare l’Ufficio Comunale. E allora perché la Giunta Comunale ha aspettato che dall’11 ottobre scorso, data in cui le sono stati trasmessi gli atti, si arrivasse ad oggi per decidere a chi affidare l’incarico difensivo? Tutto ciò avviene, nonostante i giudizi unanimemente positivi nei confronti dell’Avvocatura Comunale e, dato inconfutabile, nonostante le tante vittorie in giudizio per le quali questo Ufficio Legale è stato più volte elogiato anche dai propri amministratori. C’è, quindi, un danno potenziale per l’Ente di cui informeremo la Corte dei Conti. Ma c’è anche un danno reale ai Lavoratori dell’Ufficio Legale, di cui assumiamo le difese sia sindacalmente che tramite i nostri legali.
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensoriale