La CGIL: a Cetraro in tanti per dire NO alla ‘ndrangheta e chiedere risposte ai bisogni di lavoro e di sicurezza dei cittadini del Tirreno

La CGIL Comprensoriale, in ogni sua articolazione, sarà presente numerosa alla Manifestazione “Uniti per la Legalità” promossa per il prossimo venerdì 19 gennaio a Cetraro dall’Amministrazione e dal Consiglio comunale e dalle forze politiche e sociali.

Cetraro, ma tutta l’area tirrenica, da tempo è luogo di fatti di cronaca che evidenziano lo stato di assoggettamento di attività, famiglie ed esponenti della società civile alla pressione criminale culminati nel vile e deprecabile atto intimidatorio contro Don Ennio Stamile – Coordinatore regionale di Libera, a cui si rinnova la piena solidarietà.

Non c’è crescita del territorio se questo continua ad essere sfregiato dalle economie e dalla prepotenza criminale.

Non c’è impresa competitiva e capace di reggere le sfide del mercato se questa non si confronta con la robustezza e la resistenza alle pressioni mafiose e dentro un circuito di economie virtuose.

Non c’è buona amministrazione se la politica ed ogni istituzione non sa attrezzarsi degli anticorpi della trasparenza e dell’etica pubblica per non farsi penetrare dagli interessi criminali e dalla corruzione.

Non c’è salvaguardia dell’immenso patrimonio ambientale del territorio se questo non è preservato da traffici illeciti che ne fanno profitto criminale.

Non c’è lavoro stabile e dignitoso se questo è assoggettato alla cultura dello sfruttamento, del lavoro nero e sommerso di cui si nutre il business criminale.

Non c’è libertà e futuro se i cittadini sono costantemente sopraffatti dalla violazione dei diritti.

Su questi temi la CGIL è impegnata affinché Cetraro, il Tirreno e la Calabria tutta vengano dotati di mirate politiche di contrasto alla ‘ndrangheta a partire dal controllo del territorio necessario di presidi di legalità attrezzati di uomini e di mezzi, e nel caso contingente, dal completamento dei lavori della caserma dei Carabinieri di Cetraro, di “un’intelligence” che decifri la penetrazione criminale nei gangli economici e sociali del territorio e di adeguati impianti di video sorveglianza nei luoghi particolarmente sensibili.

Serve che la pubblica amministrazione (Enti, Comuni, Servizio sanitario, ecc. ) s’impegni all’adozione di ogni misura a contrasto delle infiltrazioni nella realizzazione di opere e nella gestione di servizi con strumenti improntati alla trasparenza, alla legalità e dalla partecipazione democratica (appalti, gare, strumenti edilizi, piani commerciali, spiaggia, parcheggi, ecc.).

Ma, per la CGIL, principale motore di legalità è il lavoro e la rivitalizzazione dei settori produttivi attraverso un adeguato piano di investimenti e la definizione di politiche attive per il lavoro capaci di generare lavoro produttivo, di qualità e tutelato che innestino circuiti virtuosi di sviluppo e di crescita per le imprese e le famiglie che rifuggano da politiche assistenziali che consegnano il mondo del lavoro alla precarietà ed alla ricattabilità del bisogno. Ancor più in aree come il Tirreno dove si raggiungono tassi di disoccupazione del 29%.

Ma serve inoltre approntare urgenti misure regionali per arginare la condizione di povertà dentro cui vivono tante famiglie del territorio che la ristrettezza dei criteri di accesso al reddito nazionale di inserimento (ReI) esclude da ogni intervento di sostegno ed anche, prevedendo l’istituzione di una misura regionale di accesso a forme di credito sociale per sottrarre le famiglie meno abbienti al sovraindebitamento spesso anticamera dell’usura e del giogo criminale.

Su questi temi la CGIL è impegnata a misurarsi con le realtà istituzionali, sociali ed associative regionali e del territorio, lavorando anche alla costruzione di reti permanenti per la legalità mirate a promuovere la cultura della legalità a partire dalle scuole.

In questa direzione è orientata anche l’iniziativa su “Lavoro è Legalità” della CGIL Comprensoriale in programma il prossimo 23 gennaio a Castrovillari, alla presenza del Segretario nazionale Susanna Camusso e del Segretario regionale Angelo Sposato, a testimonianza della ferma convinzione della stretta correlazione tra comunità libere dalla presenza criminale, salvaguardia ambientale, qualità delle imprese, efficienza della p.a., buon lavoro e benessere dei territori.

Lì 16.01.2018

Giuseppe Guido Mimma Iannello

Segretario Generale CGIL CdLT Pollino Sibaritide Tirreno Responsabile CGIL Area Tirreno

 

 

 

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