Un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura inquirente per l’importante operazione di contrasto al caporalato messa a segno a Roseto Capo Spulico. Denunciate dalla Guardia di Finanza 18 persone per caporalato e immigrazione clandestina; identificati 56 soggetti reclutati dai caporali in violazione di ogni regola attinente il lavoro agricolo. I baschi verdi, impegnati in un attività di controllo sulla Strada Statale 106 Jonica delle Calabrie, nei pressi dell’abitato di Roseto Capo Spulico, hanno fermato, tra l’altro, sette furgoni in cui viaggiavano, in condizioni degradanti, cinquantasei braccianti agricoli stranieri di varie nazionalità, provenienti dal vicino distretto agricolo lucano dove avevano prestato la propria opera presso aziende agricole.
A seguito dell’accertamento dell’identità di tutti i braccianti fermati, è emerso che alcuni di loro avevano il permesso di soggiorno scaduto e privi di richiesta di rinnovo. All’esito dell’operazione sono stati deferiti, senza limitazioni delle libertà personali, alla Procura della Repubblica di Castrovillari, 11 “caporali”, tra i quali anche tre titolari delle aziende agricole lucane, in concorso tra loro, per violazione della legge 199 del 2016 e con tutte le conseguenze penali ed amministrative.
Di questi 7 poveri braccianti ritenuti irregolari, a norma di legge, oltre che sfruttati sono stati anche segnalati alla Procura della Repubbilca per le violazioni del testo unico sull’immigrazione.
La lotta allo sfruttamento del lavoro in agricoltura e al connesso fenomeno del caporalato è centrale nelle politiche e nell’azione della Flai – Cgil di Castrovillari e richiede la collaborazione di tutti i livelli istituzionali con interventi che affrontino in modo efficace le problematiche della sicurezza, della salute, della legalità, del trasporto, dell’insediamento sociale e abitativo dei lavoratori.
Con la formula del Sindacato di Strada e con il “Camper dei Diritti” la Flai Cgil ha operato ed opera con una azione capillare sul territorio, contattando direttamente i lavoratori nei luoghi di lavoro o nei posti di ritrovo, nelle piazze o nelle rotonde dove vengono “ingaggiati” dai caporali.
Ci muoviamo sul territorio incontrando i lavoratori, diffondendo materiale informativo e contratti anche tradotti in diverse lingue, e offrendo loro supporto per i servizi e l’esigibilità dei diritti.
La nostra conoscenza del territorio e l’impegno profuso per affermare buone pratiche di legalità contro lo sfruttamento del lavoro salariato, per il lavoro dignitoso e la certificazione etica del lavoro ci impongono un rapporto di stretta collaborazione con i livelli istituzionali che operano per le nostre medesime finalità nell’affermazione dei princìpi e dei valori costituzionali.
Per questi motivi la Flai – Cgil Federazione Territoriale del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno ha richiesto già ieri, al Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Dott. Eugenio Facciolla, la convocazione di uno specifico incontro al fine di offrire la incondizionata collaborazione del Sindacato, ed ogni altro valido contributo dovesse essere ritenuto necessario per i compiti istituzionali della magistratura inquirente, con particolare riferimento all’attuazione delle disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Il Sindacato intende implementare politiche volte a sensibilizzare gli aspetti della “nuova” legge 199/2016, e più precisamente sui rischi penali per le aziende che utilizzano queste forme disumane di sfruttamento e sui rischi di inquinamento criminale e malavitoso dell’economia del territorio.
Una certa soddisfazione viene espressa da parte nostra, nella misura in cui da anni cerchiamo di contrastare il caporalato e lo sfruttamento del lavoro salariato in agricoltura, soprattutto nelle fasi colturali della raccolta degli agrumi, nella Piana di Sibari, e anche – in primavera – nella raccolta delle fragole nel vicino distretto agricolo lucano, avendo visto circolare sulle strade delle aree costiere di Calabria e Basilicata i furgoni dei caporali con braccianti stranieri, di ogni nazionalità, e anche lavoratori locali stipati anche in condizioni degradanti perfino all’interno del vano portabagagli, visibili solo agli occhi del Sindacato alle prime luci dell’alba e poi al tramonto.
La conquista della legge contro il caporalato dà i primi frutti. Il Sindacato intensifica sempre più la propria azione di contrasto del caporalato, in stretta collaborazione con i livelli istituzionali preposti all’affermazione della legalità attraverso l’applicazione delle disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Silvano Lanciano – Segretario Generale FLAI