LE PROPOSTE DI CGIL-CISL-UIL PER LA CITTÀ DI CORIGLIANO ROSSANO

CGIL-CISL-UIL hanno da sempre sostenuto convintamente il processo di fusione delle due realtà comunali di Corigliano Calabro e Rossano. Ora siamo di fronte alla SFIDA più grande: dare attuazione piena alla volontà referendaria di costruire una citta autorevole realizzando le attese e le speranze dei cittadini di invertire un processo di impoverimento e di indebolimento del tessuto produttivo, economico e sociale del territorio consumatosi in questi anni.

Le politiche delle Amministrazioni Comunali incidono in maniera determinante sulle condizioni economiche e di vita delle famiglie, sul rispetto dei diritti del lavoro, sociali e di cittadinanza, sulla qualità della vita, sulla promozione dello sviluppo, sull’assetto del territorio. Per queste regioni, va costruito un modello di governo partecipativo, capace, di trovare attraverso il dialogo sociale, soluzioni condivise alle problematiche del territorio.

Di seguito, quindi, alcune proposte di CGIL-CISL-UIL per Corigliano-Rossano, affinché la terza città della Calabria possa essere al centro dei processi di sviluppo della Regione e del Mezzogiorno e i bisogni di lavoratori, pensionati e giovani siano al centro dell’azione della nuova amministrazione.

CGIL-CISL-UIL sono pronte ad offrire il proprio contributo per promuovere lo sviluppo economico, sociale, culturale ed occupazionale della nuova città di Corigliano-Rossano, chiedendo ai candidati a Sindaco di assumere impegni precisi rispetto alle proposte avanzate.

I Segretari Generali Territoriali

                                    

        CGIL                      CISL                         UIL

Giuseppe Guido     Giuseppe Lavia       Roberto Castagna

LE PROPOSTE DI CGIL-CISL-UIL PER LA CITTÀ DI CORIGLIANO ROSSANO

 

  • UN PATTO PER LA CITTA’ E LA CONSULTA CITTADINA

CGIL-CISL-UIL chiedono un impegno formale ai candidati a sindaco alla sottoscrizione, in caso di elezione, di un PATTO PER LO SVILUPPO, LA LEGALITA’, IL LAVORO E L’INCLUSIONE SOCIALE attraverso l’istituzione della CONSULTA ECONOMICO-SOCIALE aperta a tutti i portatori di interessi territoriali.

Un luogo permanente di confronto su politiche per lo sviluppo economico e produttivo, per la creazione di occupazione stabile e regolare, per la difesa e il sostegno dei redditi da lavoro e da pensione, per il funzionamento del mercato del lavoro  e la formazione, per la promozione e l’innovazione del sistema di welfare locale, per l’inclusione sociale e l’invecchiamento attivo, per la riorganizzazione della pubblica amministrazione, per il monitoraggio dello stato di attuazione delle politiche pubbliche, per il contrasto alla marginalità sociale attraverso la progressività del fisco.

 

  • Il PIANO STRATEGICO DELLA CITTA’

Le due ex Amministrazioni Comunali di Corigliano Calabro e Rossano hanno adottato i due rispettivi Piani Strategici che avrebbero dovuto guidare i processi di sviluppo urbanistico, sociale e produttivo delle città.

Ora è il tempo di un nuovo Piano strategico della Città che individui priorità ed opportunità, che tracci un quadro di interventi ed azioni coordinate, che sia il frutto di un processo di costruzione dal basso, mediante il confronto, capace di attivare le migliori energie ed i contributi di tutti per costruire una città che possa offrire nuove opportunità occupazionali e di sviluppo. In questa direzione il nuovo Piano Strategico delle Città dovrà essere lo strumento con il quale definire gli scenari di sviluppo di Corigliano-Rossano.

 

  • Il LAVORO PRIMA DI TUTTO

Non c’è lavoro dignitoso senza impresa di qualità e senza investimenti pubblici e privati e se in questo angolo di Calabria il tasso di disoccupazione non arretra e l’emigrazione giovanile è in crescita, l’unico rimedio possibile è sostenere lo sviluppo delle attività produttive oneste.

Pur consapevoli dei compiti che la legge assegna ai Comuni, riteniamo che la nuova A.C. possa svolgere una importante azione di promozione dello sviluppo economico e produttivo.

La nuova A.C. dovrà avviare una forte interlocuzione con la Regione per la costruzione di un Piano per l’Agrumicoltura, per consentire la sopravvivenza delle aziende che producono “clementine” e la salvaguardia dei livelli occupazionali e per dare sostegno al comparto tramite il rafforzamento delle misure a sostegno della riconversione varietale e con l’introduzione di una indennità temporanea per l’eventuale mancato reddito di carattere compensativo.

Il settore turistico, attraverso la valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico-culturale e dei marcatori identitari territoriali, dei suoi attrattori primari, deve rappresentare per la CITTA’ una opportunità. La costruzione di una Rete della Cultura e del Turismo, la buona pratica del borgo albergo, la trasparenza nelle concessioni demaniali, il rispetto della dignità dei lavoratori occupati nel comparto riteniamo sono strumenti utili per costruire turismo di qualità e destagionalizzato.

La nuova amministrazione dovrà investire e pretendere investimenti in cultura, formazione ed istruzione, considerando la CULTURA come una grande infrastruttura vitale per la Città, come un driver di sviluppo. L’esempio di Matera è la strada da seguire.

Costruire il futuro attraverso il rilancio e la valorizzazione di un patrimonio dalla inestimabile bellezza, ma allo stesso tempo poco conosciuto. Il castello ducale, il codex, il pathirion, le chiese ed i palazzi nobiliari, i centri storici devono diventare lo strumento identitario della nuova Città.

Consapevoli della vocazione agricola e turistica della Città riteniamo, comunque, debba essere in tutti i modi sostenuta la nascita di attività industriali e/o di trasformazione e di servizi avanzati, con particolare riferimento all’agro-alimentare e ai settori dell’Innovazione tecnologica e delle start up innovative.

In sostanza da Distretto Agricolo di qualità la Sibaritide deve ambire a diventare anche Distretto Agro-Industriale di qualità vincendo la sfida della compatibilità tra salvaguardia dell’ambiente, tutela delle produzioni e industria eco-sostenibile al servizio della filiera agricola.

 

Per costruire opportunità di sviluppo economico ed occupazionale, Scuola e Formazione sono leve strategiche fondamentali.

In questa direzione, proponiamo la costituzione di un ITS, un percorso di Specializzazione Tecnica Post Diploma, nell’area della Tecnologia del Made in Italy ed in particolare dell’agro-alimentare, realizzato secondo il modello della Fondazione di partecipazione, in collaborazione fra sistema scolastico e formativo, imprese, organizzazioni sindacali, Camera di Commercio, Università e Centri di Ricerca, Enti Locali. Il sistema ITS, è uno strumento utile a unire politiche di istruzione, formazione e lavoro e può rappresentare una opportunità per un realtà che ne è sprovvisto, a differenza di altre realtà locali provinciali e regionali.

 

Il settore della pesca rappresenta per la Città un comparto strategico. La marineria della città, nonostante la crisi degli ultimi anni, è ancora una delle marinerie più importanti del Mezzogiorno. La piccola pesca, in particolare, ha subito gli effetti delle restrizioni comunitarie, con il divieto della pesca del bianchetto, la “sardella” che per anni ha rappresentato fonte di reddito ed eccellenza gastronomica.

La nuova A.C. dovrà confrontarsi con la Regione Calabria per richiedere il finanziamento di uno studio sugli stock ittici che possa supportare con dati scientifici la proposta di deroghe ai divieti in via sperimentale, come avvenuto con la pesca del rossetto. Particolare attenzione dovrà essere posta al ruolo e alle funzioni del FLAG nel sostegno al comparto, nella promozione delle attività integrative, come il pesca turismo e le attività legate alla legge salva-mare.

 

La ZES, i Contratti di Sviluppo, l’infrastrutturazione dell’area, il Porto, ma soprattutto l’autorevolezza della classe dirigente della nuova Città nel rapporto col territorio possono rappresentare strumenti per raggiungere l’obiettivo prioritario della promozione e creazione di nuove opportunità occupazionali.

 

  • IL RUOLO DELLA CITTA’ NEL TERRITORIO

L’amministrazione di Corigliano-Rossano dovrà guardare con rinnovato interesse al territorio, favorire il decentramento politico-istituzionale, grazie ai Municipi, per consentire minore marginalità a tutte le frazioni di cui è costellato il territorio comunale.

Le scelte di carattere sovracomunale e territoriale riteniamo debbano essere, inoltre, uno strumento essenziale e prioritario per l’individuazione di politiche programmatiche e strategiche e non possono rispondere a vecchie e nuove logiche di municipalismo.

La nuova A.C. dovrà costruire una alleanza territoriale con i comuni vicini guidando il processo di costruzione di una area urbana policentrica della Sibaritide.

 

  • LE SCELTE URBANISTICHE

Il Piano Strutturale Associato (PSA) dovrà essere approvato con scelte precise ispirate al contenimento del consumo del suolo, alla valorizzazione dei centri storici e delle aree costiere, al miglioramento dei servizi e degli standard urbanistici, al collegamento fra le due aree urbane di cui si compone la città anche con la costruzione di una area di servizi con collocazione baricentrica.

Unire i due ex Comuni, costruire la nuova Città, collegando i due Water-Front, per un Lungomare che sia fra i più estesi e belli d’Italia.

 

  • LA LEGALITA’

La legalità è condizione prioritaria per lo sviluppo ed il progresso sociale.

I fatti di cronaca di questi anni, lo scioglimento del comune di Corigliano Calabro per infiltrazioni mafiose e l’aumento di episodi di violenza e criminalità testimoniano il forte radicamento sul territorio di cosche e consorterie di n’drangheta.

Occorre, quindi, una risposta forte della politica, dei corpi intermedi e delle istituzioni mediante la sottoscrizione di un Protocollo per la Legalità che individui alcuni principi fondamentali: contrattazione d’anticipo,  rating di legalità per le imprese che si occupano di forniture ed appalti, impegno in tema di trasparenza amministrativa, assegnazione degli appalti mediante la procedura della offerta economicamente più vantaggiosa ma tenendo conto della qualità dei materiali, del contratto di lavoro e della sicurezza e non esclusivamente del massimo ribasso.

La legalità è rispetto dei diritti dei lavoratori, dei contratti collettivi, è il contrasto allo sfruttamento, alle paghe da fame, al caporalato che è piaga del comparto agricolo e non solo. L’amministrazione comunale dovrà utilizzare ogni utile strumento per garantire il rispetto delle normative sul lavoro e per il lavoro e non dovrà essere interlocutore delle imprese che non rispettano la dignità del lavoro.

Il protocollo dovrà prevedere:

  • Per le gare di affidamento dei servizi il superamento del principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, basata solo sulla compressione dei costi e sul massimo ribasso;
  • Per i cambi di appalto il rispetto delle clausole sociali e la salvaguardia dell’occupazione, il controllo dell’applicazione dei CCNL, per evitare fenomeni di dumping e applicazione di contratti pirata;
  • Nel lavoro in agricoltura, nei servizi e nelle costruzioni un’azione sinergica di controllo e prevenzione dei fenomeni di sfruttamento e di illecita intermediazione di manodopera, attraverso un lavoro sinergico che coinvolga Prefettura, Istituzioni, forze economiche e organizzazioni dei lavoratori;

 

  • LE INFRASTRUTTURE: IL NODO INTERMODALE DELLA SIBARITIDE

La Città di Corigliano-Rossano e la Sibaritide devono diventare un Nodo Logistico Intermodale, per come previsto già nelle programmazioni POR.

I lavori di adeguamento e velocizzazione della linea ferroviaria ionica (elettrificazione con elevazione a rango C e realizzazione di una infrastruttura LARG) rappresentano sicuramente una svolta importante grazie ad un investimento di 500 milioni di Euro rispetto al quale vanno monitorate le tempistiche di realizzazione e la qualità della stessa.

Al termine dei lavori di adeguamento in corso dovrà seguire la sottoscrizione di un Contratto di Servizio con TRENITALIA che abbia l’obiettivo di migliorare i tempi di percorrenza ed aumentare il numero delle corse oltre che riaprire le stazioni cittadine. Per queste ragioni, inoltre, al fine di favorire il superamento dell’isolamento del territorio, sosteniamo con convinzione le proposte di istituzione di un Servizio Freccia-Argento Sibari-Paola-Roma e di ripristino dell’INTERCITY Reggio-Crotone-Milano come alternativa al trasporto su gomma.

La realizzazione dei lavori di adeguamento ed elettrificazione della linea ionica, potrà rendere realizzabile, inoltre, la Metropolitana Leggera di Superficie Roseto-Crotone, che dovrà trovare finanziamento nella nuova Programmazione 2021-2027 attraverso la realizzazione del doppio binario e completando, così, il quadro regionale del sistema di metropolitane.

Il completamento della S.S.534, l’avvio, che auspichiamo avvenga senza ulteriori ritardi, dei lavori del terzo Megalotto della S.S. 106 Roseto-Sibari, per un importo di 1,3 miliardi, consentiranno il miglioramento della dotazione infrastrutturale territoriale di cui beneficerà anche la città di Corigliano Rossano.

L’ulteriore finanziamento assegnato, inoltre, di circa 747 milioni per la tratta Sibari-Crotone, non può essere utilizzato per interventi di restyling del tracciato esistente e di qualche bypass dei centri abitati.

Proprio alla luce della ultimazione della S.S. 534, raccordo Firmo – Sibari, è essenziale, a nostro parere, proseguire nella realizzazione del macro-lotto Sibari-Mandatoriccio, collegando la città di Corigliano Rossano con l’autostrada del Mediterraneo grazie ad una infrastruttura viaria di tipo B (4 corsie, tipo III CNR). Soluzioni diverse rischiano di replicare errori del passato.

 

  • Il PORTO

L’infrastruttura portuale può rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo territoriale. Purtroppo, invece, il Porto di Schiavonea continua ad essere caratterizzato da un sottodimensionamento nell’utilizzo e da forti gap infrastrutturali e di servizi.

Occorre realizzare gli interventi previsti nel Piano Operativo Triennale dell’autorità Portuale per rilanciare la funzione commerciale, ora limitata allo scarico del rinfuso, potenziando il traffico RO-RO e valorizzando le potenzialità offerte dalla vocazione e dalle produzioni agricole dell’area.

 Assistiamo, invece, da troppo tempo e per responsabilità delle classi dirigenti territoriali ad un rinvio di anno in anno degli interventi previsti nel POT!

La funzione turistica deve essere sostenuta con la realizzazione del terminal crocieristico.

La funzione peschereccia deve essere sostenuta dotando l’area portuale di servizi e realizzando le opere di alaggio e varo oltre che le strutture per la cantieristica di servizio.

Va sostenuta l’approvazione del Piano Regolatore del Porto in una visione di integrazione con Gioia Tauro e con la realtà produttiva territoriale.

 

  • LA ZONA ECONOMICA SPECIALE

La Zona Economia Speciale (ZES) della Calabria comprende il Porto di Corigliano Rossano poiché esso sta nella Autorità Portuale di Gioia Tauro.

La perimetrazione è definita dal Piano Regolatore Territoriale del CORAP. L’area è dislocata parallelamente alla strada statale 106 in prossimità del Porto. Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa 340 ha.

La ZES prevede incentivi fiscali e semplificazione burocratiche che potrebbero consentire una attrazione di investimenti, una crescita produttiva ed occupazionale, con particolare riferimento al comparto dell’industria agro-alimentare.

Costruire una forte interlocuzione con la Regione e con il Comitato di Indirizzo, sviluppare una azione di promozione e di assistenza all’impresa attraverso un Ufficio ZES che si integri con SUAP ed UFFICIO Europa devono essere l’obiettivo della nuova Amministrazione.

Occorre da subito lavorare perché tale opportunità non venga persa e perché gli impatti positivi previsti dal Piano Strategico della ZES possano diventare realtà.

In questa direzione va sviluppata, in collaborazione con la C.C.I.A, una azione di promozione delle possibilità, oggi non colte, offerte da strumenti come i Contratti di Sviluppo, promossi da Invitalia, rispetto ai quali registriamo un nulla di fatto.

 

  • UNA CITTA’ CHE ESTENDA I SERVIZI

Il processo di fusione deve accompagnarsi ad un percorso di progressivo potenziamento dei servizi erogati dalla A.C. Abbiamo assistito, purtroppo, in questi anni ad un arretramento della qualità dei servizi erogati.

I servizi sociali nel loro complesso, ad iniziare dal servizio di assistenza all’autonomia degli alunni diversamente abili, devono essere estesi in maniera omogenea su tutto il territorio cittadino a difesa del diritto allo studio per tutti.

La cancellazione, nel recente passato, dei servizi di decoro urbano e cura del verde, ha prodotto drammi umani ed occupazionali, un generale abbandono del patrimonio pubblico ed una situazione di degrado diffuso non più tollerabile.

Riteniamo vada uniformato il servizio di raccolta differenziata spinta porta a porta su tutto il territorio comunale, anche per le positive opportunità occupazionali derivanti, e che vadano introdotti progressivi meccanismi di incentivazione della raccolta differenziata attraverso riduzioni di tariffa.

Particolare attenzione dovrà essere posta nel processo di Riforma del Welfare Locale, in attuazione della Legge 23/2003, riorientando l’offerta di servizi all’interno del Piano Sociale di Zona e a livello del nuovo Ambito-Distretto, con particolare attenzione ai servizi per l’infanzia, per gli anziani, per disabili e per la non autosufficienza.

La lotta alla povertà, all’esclusione e alla fragilità, la costruzione di politiche di inclusione e per l’invecchiamento attivo rappresentano per le organizzazioni sindacali una delle priorità da affrontare.

La prevenzione del disagio passa dalla la creazione di centri di aggregazione sociale, dove pensionati e persone sole possono ritrovarsi per avviare, promuovere, consolidare i rapporti relazionali fondamentali per il ben-essere della persona. L’aumento della popolazione anziana ci pone problemi che necessitano l’attivazione di processi innovativi.

Sul versante del welfare locale servono scelte in grado di costruire uguaglianza e che permettano a chi meno possiede e guadagna di avere accessi gratuiti o agevolati ai servizi pubblici.

Al bilancio politico/finanziario vanno affiancati il bilancio partecipativo e il bilancio sociale concertati attraverso la partecipazione.

Particolare attenzione deve essere posta al tema delle tariffe dei servizi a domanda individuale, con particolare attenzione al servizio mensa e scuolabus, che devono coniugare i principi di copertura dei costi con i principi di qualità dei servizi, di equità e progressività delle tariffe e di solidarietà e rispetto alla cui determinazione riteniamo sia necessario un confronto puntuale e continuo.

Sul tema della Tassazione Locale, riteniamo che la scelta compiuta con la Delibera Commissariale n.16/2019 di prevedere una aliquota unica per l’addizionale comunale IRPEF all’0,8%, senza esenzioni e senza scaglioni, sia una scelta sbagliata, perché riteniamo debba essere salvaguardato il principio delle progressività attraverso aliquote diverse in base al reddito.

Con serietà bisognerà guardare al Trasporto Pubblico Locale e alle modifiche necessarie alla riorganizzazione delle ex linee urbane dei due Comuni per soddisfare il servizio di mobilità pubblico nella nuova città anche prevedendo, col concorso di investimenti privati, la costruzione di un’autostazione per area urbana.

Alle tante contrade cittadine va posta una attenzione particolare in termini di potenziamento dei servizi di base: scuole, aree verdi, impianti sportivi, luoghi della socialità.

  

  • IL PERSONALE COMUNALE

Crediamo che il disegno di costruzione della nuova città potrà realizzarsi solo attraverso una progressiva riorganizzazione della macchina comunale che premi il merito, valorizzi le competenze dei dipendenti e rafforzi i meccanismi di controllo degli obiettivi gestionali in capo ai dirigenti.

L’uscita dal servizio di molti dipendenti comunali per raggiungimento dei requisiti pensionistici, gli impatti significativi di Quota 100 sui pensionamenti, sta producendo una perdita di competenze e sta incrementando le carenze d’organico.

Prioritaria è, in questa direzione, la Stabilizzazione di tutti gli ex lavoratori LSU-LPU, che, dopo un precariato ventennale e dopo una contrattualizzazione quadriennale, sono essenziali per il funzionamento della macchina amministrativa grazie alle competenze maturate nel tempo ed alla dedizione con cui svolgono, nonostante la precarietà, le loro attività.

 

  • CENTRALE ENEL E FUTUR- E

Futur-E, nasce come programma di riconversione delle centrali Enel in via di dismissione e  come occasione per aprire nuove opportunità di sviluppo ai territori, tra questi Corigliano Rossano, che le ospitano.

Per alcuni siti, nel Paese, il proposito di Enel, tramite Futur-E, di costruire nuovi modelli di sviluppo territoriali coinvolgendo amministrazioni, imprese e popolazioni potrebbe diventare realtà.

Le prospettive sono tutt’altro che incoraggianti. Come in una pubblicità, in questa fase non serve vendere Sogni, ma solide Certezze.

Sappiamo che è in corso di valutazione una proposta per la riconversione turistica dell’area della centrale e riteniamo essenziale, in tempi brevi, verificare l’effettiva realizzabilità del progetto proposto e la solidità economica dei proponenti per evitare che del sogno dello sviluppo industriale del territorio resti solo un impianto chiuso e tante promesse.

Senza proposte serie e credibili riteniamo che l’opzione da percorre sia lo smantellamento completo degli impianti e il ripristino dei luoghi di una area che può diventare cerniera urbanistica delle due ex città e che potrebbe ospitare un Centro Polifunzionale e dei Servizi.

Per le attività di messa in sicurezza in corso, invece, ribadiamo quanto già sostenuto pubblicamente, di come bisognerebbe utilizzare esclusivamente lo strumento del collocamento pubblico per la gestione del mercato del lavoro. Obiettivo ambizioso che potrà essere raggiunto con l’impegno delle parti sociali e la volontà politica della nuova amministrazione comunale di contrastare la piaga sociale della “raccomandazione”.

 

 

  • DEPURAZIONE

La situazione degli impianti di depurazione collocati sul territorio è motivo di forte preoccupazione. Il progetto del depuratore consortile, oggetto di finanziamento e di gara con assegnazione, è stato revocato in autotutela.

Ora occorre utilizzare le risorse finanziarie disponibili, unitamente ad altre risorse del Patto per la Calabria, per dare alla nuova città una impiantisca moderna e completare il collettamento fognario nelle aree sprovviste.

Una città che ambisce ad uno sviluppo turistico non può avere una impiantisca obsoleta e non funzionante e non può avere, come nel caso dell’impianto di Sant’Angelo, il depuratore principale nel cuore del Lido. Proponiamo di utilizzare le risorse di cui alla delibera CIPE del 2012, pari a 14 milioni di Euro, per completare la rete fognaria ed intervenire sui depuratori esistenti, spostando l’impianto di Sant’Angelo, per come previsto dalla recente delibera commissariale.

 

  • OSPEDALE NUOVO DELLA SIBARITIDE

Dopo 12 anni dall’approvazione dell’accordo di programma è stata realizzata solo la recinzione del nuovo Ospedale!! Il resto è ancora sulla carta!!

Le vicende relative alla aggiudicazione alla Tecnis dell’appalto, il suo fallimento, le procedure di cessione del ramo d’azienda gettano ombre fosche sulla realizzazione dell’opera che è, però, fondamentale per migliorare una offerta sanitaria territoriale in questi anni fortemente indebolita.

Occorre uscire da questa situazione ed evitare ulteriori ritardi. Ministero e Regione devono compiere scelte definitive, risolutive e coraggiose a salvaguardia del costituzionale diritto alla salute. Il sindaco della città di Corigliano Rossano dovrà pretendere che si faccia chiarezza una volta per tutte sull’iter burocratico e si parta, senza altre false promesse, con l’attività di costruzione del nuovo presidio ospedaliero.

 

  • SANITA’

In questi anni i due ospedali Spoke di Corigliano e di Rossano hanno subito una progressiva spoliazione di servizi ed hanno una dotazione di posti letto insufficiente determinando un peggioramento sui livelli LEA ed una crescita della mobilità passiva.

Le attuali carenze di organico nel personale sanitario saranno acuite dalle uscite naturali di lavoratori per pensionamento e da quelle legate a Quota 100, producendo un ulteriore indebolimento dell’offerta sanitaria territoriale. Per queste ragioni, riteniamo che vadano subito previste assunzioni che possano colmare queste carenze, evitando situazioni intollerabili, come la recente vicenda relativa all’unità operativa di pediatria. Il mancato raggiungimento degli obiettivi di contenimento del disavanzo della sanità, non possono essere pagati dai calabresi con l’aumento delle addizionali, con il blocco del turn over e con lo smantellamento della sanità pubblica.

L’amministrazione dovrà da subito avviare una interlocuzione con l’Asp affinché dalla medicina di territorio, alla prevenzione, dalla emergenza-urgenza, alla specialistica ambulatoriale, la comunità abbia assicurati servizi moderni ed efficienti.

 

  • I PRESIDI DELLO STATO

La chiusura del Tribunale rappresenta una ferita profonda, un arretramento dello Stato e della sua presenza, in una area che è segnata da una forte presenza della criminalità organizzata.

Continuiamo a credere che vada rivista la riorganizzazione della geografia giudiziaria e che la nuova Città ed il territorio debbano avere un proprio Presidio di Giustizia, così come esprimiamo contrarietà ad ogni ipotesi di ridimensionamento di ruoli e funzioni e servizi degli altri presidi territoriali.

Alla presidenza dell’INPS dovrà essere richiesta la elevazione a rango provinciale della sede INPS di Corigliano Rossano, per come richiesto in distinti ordini del giorno del Comitato Provinciale e Regionale INPS.

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