Sarà la Magistratura a stabilire eventuali responsabilità nel decesso di Santina Adamo, la giovane 36enne, già mamma, deceduta lo scorso 17 luglio all’Ospedale Iannelli di Cetraro dopo avere dato alla luce, con parto naturale, la sua piccola creatura. Oggi, resta lo sgomento, la rabbia e il dolore per la perdita di una giovanissima mamma alla cui famiglia la CGIL Pollino Sibaritide Tirreno si stringe con profonda e sincera vicinanza.
E’ innaturale che un momento di attesa così gioioso, qual è la maternità, possa trasformarsi in un tragico evento di lutto. E’ innaturale che il luogo in cui si affida con fiducia, possa divenire il luogo inatteso, che spezza una vita ed i suoi sogni.
La CGIL, per la gravità dell’accaduto, per i disagi e le preoccupazioni che animano l’intera comunità, confida nell’azione della Magistratura affinché venga acquisito ogni elemento utile per accertare eventuali responsabilità e stabilire possibili nessi causali sull’ipotesi di imperizie e negligenze del personale medico-infermieristico, sull’adeguatezza funzionale della struttura a fronteggiare l’evento sanitario, sulla dotazione organica del personale, sull’efficacia delle scelte della dirigenza sanitaria/commissariale legittimata ad autorizzare, entro gli obblighi di legge e di sicurezza, il corretto funzionamento assistenziale dello Spoke.
Le indiscrezioni che stanno emergendo in queste ore, qualora confermate nella loro inaudita gravità, avvalorerebbero ancora una volta il grido d’allarme della CGIL sullo stato di depauperamento di pezzi della sanità pubblica del Tirreno ostaggio di interessi e di perverse scelte programmatorie, campanilistiche, politiche e commissariali, su cui peserebbe – oggi – anche la tragica morte di Santina.
La CGIL Comprensoriale, consapevole del rischio a cui sono esposti molti pazienti del territorio e quanti in queste ore qui in villeggiatura che, oltre al sole e mare, chiedono servizi sanitari efficienti e sicuri, consapevole dello stato di disagio del personale medico-infermieristico lasciato in prima linea senza le indispensabili garanzie di espletamento delle loro funzioni, preoccupata per scelte dirigenziali improntate al passato ed a non conosciuti meriti sanitari, è impegnata a mettere in campo ogni azione sindacale necessaria per denunciare lo stato di emergenza in cui versa la sanità del Tirreno e per portarla all’attenzione delle scelte che la struttura commissariale è chiamata urgentemente ad assumere, per affrontare l’insieme delle criticità regionali e per mettere in sicurezza il diritto alla salute dei cittadini, appeso da 10 anni a piani di rientro lacrime e sangue che si stanno rivelando inefficaci e dannosi.
Giuseppe Guido, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
Mimma Iannello, responsabile Cgil Tirreno