Le dichiarazioni di alcuni sindaci, primi cittadini di comunità appartenenti all’area del Pollino, ci lasciano oltremodo perplessi.
Non vogliamo entrare nel merito delle valutazioni tecniche in ordine al progetto di miglioramento del sistema depurativo e fognario dei comuni interessati, ma semplicemente ricordare che un “filo rosso” ha senso se esso unisce il territorio, SEMPRE!, e non con interventi a macchia di leopardo.
Nell’esclusivo interesse dei cittadini che rappresentano, ripensino i sindaci se non è il caso di sedersi intorno allo stesso tavolo, con le forze sociali, per trovare quella forza ed autorevolezza che riteniamo necessarie ad incardinare un’idea di sviluppo con una visione strategica: un innovativo accordo quadro per l’area del Pollino; programma che metta a sistema, finalmente, il ciclo dei rifiuti, le infrastrutture scolastiche e l’offerta formativa, il diritto alla salute, alla mobilità, al lavoro e il welfare.
Un filo rosso è realizzabile se e solo se è il valore del NOI a prevalere sull’egocentrico e dannoso IO.
Giuseppe GUIDO, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno