Se il sistema Sanitario ha mille deficienze, sul versante tirrenico i problemi si raddoppiano.
Sembra che si faccia di tutto per isolare ancora di più i presidi cosiddetti di frontiera, fino al punto di non consentire loro nemmeno la possibilità di comunicare con la sede centrale.
A Praia a Mare, ad esempio, da almeno 10 giorni non si riesce più ad utilizzare il protocollo dell’ASP, con il risultato che ogni richiesta, ogni segnalazione, ogni reclamo, devono essere trasmessi o a mezzo raccomandata, oppure recandosi presso la sede ASP più vicina, distante “solo” 50 Km, che è Paola.
E così, se un Dipendente avesse necessità di segnalare un qualunque disservizio, non può più farlo, perché il protocollo telematico aziendale è disattivato.
Se un Cittadino ha bisogno di protocollare una qualunque richiesta, dovrà andare a Paola.
L’isolamento dei presidi sanitari periferici non è un bene per l’offerta sanitaria aziendale, e mette i Lavoratori, sia Medici che non, nella difficoltà di poter interagire in tempo reale con i centri direzionali aziendali.
La FP CGIL Comprensoriale, nel denunciare questa ennesima stortura, ha scritto al Responsabile Amministrativo aziendale, chiedendo di risolvere immediatamente il problema, per consentire alla struttura sanitaria praiese di poter comunicare con la sede centrale dell’ASP utilizzando gli strumenti istituzionali.
Altrimenti questa Organizzazione Sindacale deve ritenere che tale disservizio sia voluto, proprio per evitare che da Praia possano essere sollecitati interventi e sollevate criticità che in realtà non si vogliono affrontare.
Castrovillari, 28 febbraio 2020
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno