Filcams CGIL Pollino Sibaritide Tirreno e UIL di Corigliano-Rossano hanno chiesto un incontro urgente al sindaco di Corigliano Rossano – Flavio Stasi per affrontare il tema scottante dei lavoratori e delle lavoratrici della mensa scolastica del comune.
A seguito dei DPCM che hanno imposto la chiusura delle attività a livello nazionale, anche la ditta Siarc di Catanzaro ha messo tutti in cassa integrazione dal 5 marzo. Ad oggi, però, nessuno ha visto il becco di un quattrino! L’azienda non ha anticipato le somme che l’INPS pagherà ai suoi dipendenti e, quel che è peggio, non ha nemmeno proceduto al pagamento dei pochi giorni “lavorati” di marzo che sono a suo carico!
Si tratta di piccole cifre che, in un momento di così forte crisi, diventano importanti per chi è monoreddito, con contratto part time, con famiglia a carico e non ha neanche la possibilità di fare la spesa. Su lavoratrici e lavoratori, inoltre, si teme una minaccia ancora più devastante: la cassa integrazione scade il 5 maggio prossimo e, in attesa di avere notizie sull’eventuale rinnovo di quanto previsto dal decreto governativo e con le scuole che non riapriranno prima di settembre, il contratto individuale prevede l’interruzione estiva (a reddito zero si badi bene); tutto ciò significherebbe – in definitiva – aver lavorato, nel corso di quest’anno, solo 3 o 4 mesi.
Chiediamo al comune di organizzare con urgenza un incontro a tre (ente, ditta e sindacato) per ricercare insieme tutte le possibili soluzioni a questo ennesimo problema sociale che la nostra città è chiamata a fronteggiare.
Andrea Ferrone, segretario generale FILCAMS Cgil Pollino Sibaritide Tirreno
Luciano Campilongo, segretario UIL