CLINICA TRICARICO: PLAUSO ALLE INDAGINI DELLA PROCURA DI PAOLA

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Le gravi notizie di cronaca giudiziaria che pervengono dalla Procura della Repubblica di Paola, con i conseguenti provvedimenti restrittivi assunti nei confronti di alcuni componenti della proprietà della Clinica Tricarico, sono le risultanze di un’inchiesta che sta portando alla luce tutte le commistioni tra interessi pubblici e privati, e che hanno causato il fallimento della stessa Clinica.

La Clinica Tricarico è la realtà sanitaria privata più importante di tutto il Tirreno cosentino. Il suo sistema di finanziamento si è sempre basato sulle risorse pubbliche, considerato che la Clinica ha sempre goduto dell’accreditamento da parte del Sistema Sanitario Regionale.

Ora, la Procura della Repubblica di Paola ha individuato un filone d’indagine, per cui le risorse economiche provenienti dalla convenzione di accreditamento, venivano in gran parte dirottate su conti privati, riconducibili alle persone arrestate: un sistema che sta probabilmente alla base del fallimento della struttura sanitaria. Milioni di euro sono così stati distratti dalle finalità d’istituto verso altri interessi.

A pagarne il prezzo più alto sono i tanti Lavoratori dipendenti, la qualità dei servizi offerti, e le casse pubbliche, che quel sistema hanno finanziato e che ora stanno ripianando i buchi creati.

Quando la CGIL sostiene che la sanità, sia pubblica che privata, del Tirreno, dev’essere scandagliata a 360°, lo fa nella consapevolezza che ancora troppi affari muovono al capezzale di un territorio sanitariamente morente che è stato derubato, svenato e dilapidato in ogni sua risorsa. Il fallimento della Tricarico è l’ennesimo brutto episodio riguardante la Sanità del Tirreno cosentino, che già paga la grave carenza di strutture pubbliche.

Sosteniamo con forza il lavoro d’indagine che il Procuratore dott. Pierpaolo Bruni sta portando avanti, e ci auguriamo che sia fatta piena luce sul sistema dei finanziamenti e degli artifici contabili, che hanno portato al fallimento della clinica.

Ma sosteniamo con ancora più forza il diritto dei Lavoratori al mantenimento del proprio posto di lavoro, da loro stessi difeso nonostante i tanti anni di sacrifici e di ritardi nei pagamenti, cagionati (lo si capisce meglio ora) dalla vorace distrazione di risorse messa in atto da chi, al contrario, avrebbe dovuto salvaguardare e rafforzare l’attività d’impresa.

 

Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno

Vincenzo Casciaro, segretario generale Funzione Pubblica Cgil Pollino Sibaritide Tirreno

Mimma Iannello, responsabile Cgil Alto Tirreno cosentino

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