Dopo l’incontro di ieri fra la Direzione sanitaria dello Spoke Corigliano-Rossano e le rappresentante sindacali, ribadiamo il nostro appello alla Commissaria Straordinaria ASP Bettelini ad accelerare le procedure di contrattualizzazione di nuovo personale aggiuntivo da destinare al reparto Covid del nosocomio dell’area urbana di Rossano. Ad oggi, sin dall’inizio della pandemia, per l’emergenza covid sono stati assegnati come personale covid dedicato solo 5 infermieri. Nello stesso tempo è andato in pensione almeno il doppio degli infermieri.
Nell’esposto denuncia presentato a livello regionale abbiamo chiesto l’accertamento delle omissioni e delle inadempienze delle linea di comando della sanità in Calabria. Ora siamo consapevoli che siamo fuori tempo massimo per individuare ad horas delle alternative alle scelte compiute, tantomeno per attuare piani di riorganizzazione che necessitano di mesi
Per CGIL-CISL-UIL è fondamentale che i posti letto covid vengano attivati in totale sicurezza, che si intervenga per rendere concreta e reale la separazione fra percorsi puliti e percorsi sporchi, che venga tutelata la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati in prima linea nel fronteggiare l’emergenza covid, che la scelte logistiche siano funzionali ed efficaci.
Crediamo, inoltre, che i 18 posti letto attivati siano un più che sufficiente contributo della struttura dell’area urbana di Rossano alla causa del contrasto del covid.
Per gli ulteriori posti letto che l’area nord della Calabria deve offrire per raggiungere l’obiettivo dei 74 posti letto previsti dall’ordinanza del Presidente f.f. Spirlì, si individuino altre soluzioni, anche attraverso l’utilizzo di una delle strutture ospedaliere territoriali dismesse.
Nello stesso tempo, riteniamo che l’attivazione del reparto Covid, non debba portare alla chiusura di nessun servizio, come, per esempio, il laboratorio analisi dell’area urbana di Corigliano.
Per CGIL-CISL-UIL è fondamentale, nel pieno rispetto delle previsioni relative alla sicurezza del personale, l’apertura del laboratorio di microbiologia che potrà processare almeno 300 tamponi al giorno ed essere di grande utilità per superare i ritardi nell’attività di tracciamento, con tanti cittadini che ora sono costretti ad attendere gli esiti dei tamponi per troppo tempo.
Con l’auspicio che domani 19 il laboratorio entri realmente in funzione. Ricordando all’ASP di inviare tutto l’occorrente, compresi i tamponi, necessari per sottoporre a test periodici il personale e i pazienti in entrata. Occorre, inoltre, per garantire da subito il presidio delle tende pre-triage oggi abbandonate.
Ad una situazione di straordinarietà legata all’emergenza Covid non si può rispondere con soluzioni ordinarie, spostando ciò qualche infermiere da una parte all’altra, perché la coperta è corta e si finirebbe per depotenziare i servizi al cittadino, mentre le altre patologie non si fermano davanti al covid.
CGIL
CISL
UIL
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