COVID-19: necessario alzare il livello di guardia

 

Forte preoccupazione esprimono la CGIL, la FP e lo SPI comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno per la grave situazione del Centro Riabilitativo “Don Milani” di Lungro.

Le informazioni, reperite anche attraverso la stampa locale, riportano un focolaio che interessa 25 persone (13 pazienti e 12 operatori); il contagio potrebbe estendersi a tanti altri soggetti entrati in contatto con i 25, a cominciare dai familiari.

La CGIL territoriale, confederale e di categoria manifesta solidarietà piena ai pazienti (prevalentemente anziani) ed alle loro famiglie, agli operatori, alla struttura ed a tutta la comunità lungrese; al contempo ribadisce a gran voce la necessità di alzare il livello di guardia sulle misure di sicurezza, che bisogna sempre e comunque osservare, perché è tanta l’insidiosità e la pericolosità del virus.

Proprio per queste ragioni, con un atto formale prodotto negli scorsi mesi, è stato chiesto un forte impegno alle strutture socio-sanitarie in termini di vigilanza e di tutela, mettendo in atto tutte le buone pratiche contenute nei protocolli sanitari. L’obiettivo palese era ed è di evitare che, le persone fragili e fortemente esposte nonchè gli operatori, possano pagare prezzi troppo alti, come purtroppo si è già verificato durante la prima fase della pandemia, con la cosiddetta “strage silenziosa”.

Apprezziamo tutti gli sforzi organizzativi che la struttura sta mettendo in atto a garanzia dei servizi erogati, assistenza e tutela, riteniamo necessario – però – l’ASP di Cosenza, attraverso la Centrale Operativa Covid, vigili su quanto sta avvenendo all’interno della “Don Milani” anche per tutelare la comunità lungrese dall’eventuale espansione del contagio.

 

Giuseppe Guido, Segretario Generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno

Vincenzo Casciaro, Segretario Generale Funzione Pubblica Pollino Sibaritide Tirreno

Francesco Spingola, Segretario Generale SPI Pollino Sibaritide Tirreno

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