CAPT MORMANNO: PERCHE’ NASCONDERE I NUMERI DEL CONTAGIO?

Funzione Pubblica

Non ci appare ancora chiaro il motivo per cui si continua ad essere reticenti rispetto alla gravità dei casi di contagio da covid19, che si sono moltiplicati all’interno del presidio ospedaliero di Mormanno.

Le notizie che giungono alla FP CGIL Comprensoriale, infatti, sono di tutt’altro tenore rispetto a quelle diffuse dal Direttore Sanitario, dott.ssa Marilena Morano, e ben più preoccupanti.

Per quello che ci è dato sapere, i pazienti transitati al CAPT di Mormanno, risultati positivi, sono almeno 9, tra i quali una persona che oggi risulta intubata all’Annunziata di Cosenza. Così come era stato ricoverato a Mormanno, il paziente poi deceduto per covid a Cosenza tra il 13 e il 14 novembre scorsi. A questi contagi si aggiungono 3 Operatori Sanitari – oggi confermati dalla dott.ssa Morano – a cui si aggiunge anche una dipendente dell’impresa di pulizie, che fino a ieri sfuggiva alle nostre già drammatiche statistiche.

Numeri agghiaccianti, che rendono ancora più urgente la necessità di fare assoluta chiarezza.

Assistiamo però a un assurdo balletto, tra i tentativi di ridimensionamento dei già gravi numeri, e le parziali conferme postume dei casi, emersi solo a seguito delle denunce della FP CGIL.

Siamo, però, tuttora in attesa di risposte, in merito alla segnalazione inoltrata l’11 novembre scorso alla Commissaria Straordinaria dell’ASP e al Sindaco di Mormanno, relativa all’esposizione al contagio subita da Operatori e ricoverati della struttura ospedaliera, a seguito dell’accertata positività al covid riscontrata su un Operatore Medico della struttura mormannese.

Il silenzio, purtroppo, è il miglior alleato del covid: tacere i dati sulla diffusione, rischia di ridurne la percezione della reale pericolosità e della portata, che in una Comunità piccola come Mormanno ha raggiunto numeri impressionanti.

Anche sui dispositivi di protezione individuale, ci tocca smentire la dott.ssa Morano: se già nella prima ondata i DPI fossero stati regolarmente e puntualmente consegnati agli Operatori, non avremmo avuto bisogno di sollecitarne la distribuzione. Come fa la dott.ssa Morano ad asserire che i DPI “sono forniti a volontà al Personale”, se la verità è che gli Operatori della struttura sono stati quotidianamente costretti ad elemosinare càmici, mascherine e quant’altro, per lo svolgimento delle loro attività lavorative?

È evidente che al CAPT di Mormanno vige un grave deficit informativo, o meglio un tentativo di nascondere la verità sul numero effettivo dei contagi, anche se a più riprese abbiamo sollecitato di conoscere quali provvedimenti venivano adottati nell’immediato per cercare di limitare le possibilità di contagio stesso.

La FP CGIL Comprensoriale, in tutte le sue articolazioni, ha perciò voluto accendere un faro su tutto quanto successo al CAPT di Mormanno, dove sono stati messi a rischio, per comportamenti omissivi, superficiali e inadeguati, gli Operatori della stessa struttura.

A questo punto, la FP CGIL Comprensoriale chiede, nell’immediato, che venga fatta piena luce sull’intera vicenda della diffusione dei contagi, a iniziare dal primo riscontro della positività registrato ufficialmente solo l’8 novembre, e che ha riguardato un Medico dell’Unità di riabilitazione estensiva. Ma, nello stesso tempo, rivendichiamo l’importanza del ruolo della FP CGIL anche nel CAPT di Mormanno, dove si è tentato in tutti i modi di sopprimere la voce libera e indipendente del nostro Sindacato e della nostra RSU, e dove arroganza, presunzione e mancanza di confronto sono stati la causa principale di tanto malessere. La FP CGIL Comprensoriale, e la sua RSU, continueranno a svolgere il loro dovere di difesa dei Lavoratori, e del loro diritto alla salute, sostenendo la salvaguardia di tutti i protocolli in materia di prevenzione del contagio, e non mancando di denunciare ogni comportamento che non sia in linea con i principi di tutela e di salvaguardia, che ci premono più di ogni altra cosa. E, sia chiaro, non saranno più tollerati ulteriori tentativi di evitare il confronto sindacale con la FP CGIL e la sua RSU, poiché ciò significherebbe un attacco ai diritti dei Lavoratori.

 

Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensoriale

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