Non una parola sul decesso di una persona; non un atto di commiserazione, né una domanda se la scomparsa di un Cittadino trebisaccese, che ha lasciato attonita l’intera Comunità, potesse essere evitata.
Purtroppo, la FIALS si è ridotta solo a commiserare se stessa, invece di interrogarsi se era possibile salvare un Cittadino, che invece è deceduto dopo 20 ore di agonia e di sballottamenti da un ospedale a un altro e a un altro ancora.
Gli interrogativi che pone la FP CGIL comprensoriale sono pochi, e sono chiari: perché a quel Cittadino non è stata effettuata la TAC presso l’ospedale di Trebisacce, dove lo stesso era giunto con le sue gambe? Perché non è stato ricoverato, e stabilizzato, a Trebisacce, sapendo che il povero paziente era risultato negativo al tampone? Chi ha disposto che la TAC dovesse essere effettuata a Rossano, e non a Trebisacce dove il paziente si trovava in quel momento? Cosa dice di tutto ciò il direttore sanitario di Trebisacce?
Mentre la Comunità piange una vita persa, che ha subìto l’oltraggio di una pessima organizzazione sanitaria, c’è chi lancia strali e minacce, cercando di spaventare paventando il rischio di chiusura del pronto soccorso, e c’è chi effettua tediosi sproloqui telefonici minacciando denunce e querele.
Vorremmo chiedere ai paladini dello status quo, che difendono un’organizzazione sanitaria fallimentare, se fanno più male all’ospedale di Trebisacce le denunce che la FP CGIL sta portando avanti, o il goffo tentativo di questi signori di nascondere sempre e comunque la disorganizzazione che non salva vite umane.
L’ospedale di Trebisacce va difeso con le unghie e con i denti. Hanno ragione il sindaco Mundo e la sua Amministrazione Comunale, che di questa difesa ne hanno fatto una battaglia infinita. E abbiamo ragione noi, quando diciamo che l’ospedale si difende se aiuta i Cittadini nel loro diritto alla salute. Ha invece torto, ed è miope, chi non vede i bisogni dell’ospedale, e quindi non ne parla. Ma Trebisacce ha bisogno di medici al pronto soccorso; ha bisogno di medici al 118; ha bisogno di una guida che sappia interpretare i bisogni e sappia gestirli.
L’ospedale di Trebisacce non dovrà essere apostrofato come il luogo in cui i pazienti sono parcheggiati per essere smistati, o dove non si sono potuti effettuare per molti mesi alcuni esami di radiologia, solo per la mancata riparazione di un telecomando che nessuno ha sollecitato, escluso la FP CGIL.
E così, la FP CGIL sosterrà, come sempre, le battaglie per la difesa dell’ospedale di Trebisacce, perché serve al territorio, ai cittadini e agli operatori sanitari. Ma non tollereremo che qualche signore osi spaventare i cittadini e i lavoratori, paventando improbabili chiusure.
Trebisacce chiude se non fa buona sanità, se i medici fanno ciò che vogliono e non ciò che devono, se non si affrontano i problemi che l’attanagliano.
Chiediamo quindi, con forza, che i medici strutturati al 118 vadano sulle ambulanze, così magari si evita di mandare per ospedali (con mezzi di altre postazioni) i poveri pazienti; e chiediamo che il pronto soccorso sia potenziato.
Capiamo che a qualcuno non conviene, perché l’inerzia è meno dispendiosa, e più piacevole, dell’operosità.
Ma la sanità pubblica appartiene ai cittadini e ai lavoratori volenterosi, non ai piccoli interessi di bottega.
La FP CGIL presenterà un esposto alla Procura della Repubblica, in merito al dramma di un decesso che forse poteva essere evitato, e che rischia di travolgere i sacrifici di tanti lavoratori che quotidianamente svolgono il loro dovere in silenzio e con dedizione. Tanti, ma non tutti.
Inoltre, chiederemo un incontro al Sindaco e all’Assessore Comunale alla sanità di Trebisacce, per valutare congiuntamente il tema della “cattivissima organizzazione del sistema sanitario”, come l’ha definita il Sindaco Mundo, e che invece qualche signore ancora si ostina a difendere.
Ai familiari della Persona deceduta, al Sindaco Mundo, alla sua Amministrazione Comunale e all’intera Comunità, vadano le nostre sincere condoglianze per la perdita di un loro caro Cittadino trebisaccese.
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensoriale