Il Consorzio di Bonifica di Mormanno continua a vivere una crisi profonda. I lavoratori ormai allo stremo hanno continuato ad assicurare per mero senso di responsabilità gli importanti servizi consortili irrigui, nonostante vantino 11 mensilità arretrate di retribuzioni non corrisposte e siano costretti ad anticipare di tasca propria le spese di trasporto.
La situazione è resa ancora più drammatica dalle innumerevoli partite debitorie che interessano l’ente consortile e che hanno lo hanno determinato questa condizione di paralisi assoluta. Una situazione inaccettabile, contro la quale ci siamo opposti, che viola norme e soprattutto aggrava lo stato di assoluto collasso e di asfissia economica e finanziaria dell’Ente Consortile. Purtroppo ad oggi, nonostante diversi impegni, la mancata erogazione da parte della Regione Calabria di risorse legate ai Piani Forestali di diverse annualità pregresse, il mancato assolvimento degli obblighi assunti dalla Regione con l’approvazione del Piano industriale di tre dei Consorzi della Provincia di Cosenza che hanno avuto nel 2010 assegnati i dipendenti del disciolto Consorzio Sibari Crati, ha prodotto effetti nefasti sull’equilibrio economico finanziario del Consorzio e sulla conseguente erogazione delle spettanze salariali. L’Ente consortile con sede a Mormanno (CS) vanta dalla Regione Calabria crediti di forestazione riferiti agli anni 1996/2010 per un valore di €. 1.047.304,26 ; crediti di forestazione riferiti agli anni 2011/2014 per un valore di ulteriori €.
1.563.421,34 e crediti in ottemperanza al Piano Industriale DGR n° 268/2008 2010/2020 per un valore di €. 3.042.918,23. Di tale Piano Industriale, inerente la messa in liquidazione dell’ex Consorzio Sibari Crati, i Consorzi di Mormanno e Trebisacce sono stati gravati da mutui onerosi per far fronte alla massa debitoria del disciolto carrozzone di Cosenza, ma che hanno messo in ginocchio i due Consorzi che diversamente avrebbero potuto forse vantare oggi una condizione virtuosa. Questi crediti sono strumentalmente disconosciuti dalla Regione Calabria ovvero dai suoi rappresentanti pro-tempore.
Le Organizzazioni Sindacali di categoria dei lavoratori al fine di scongiurare l’interruzione dei servizi agli agricoltori del Distretto Agricolo, hanno chiesto un intervento autorevole del Prefetto della Provincia di Cosenza e del Presidente F.F. On Antonino Spirlì. Il Prefetto Cinzia Guercio è intervenuta per ben due volte richiamando l’interlocutore istituzionale alle proprie responsabilità, anche al fine di evitare turbative dell’ordine e sicurezza pubblica e danni all’agricoltura della Piana di Sibari quale effetto inevitabile dello sciopero del personale del Consorzio di Bonifica, mentre dal canto suo il Presidente f.f. On. Spirlì non ha inteso nè incontrare i lavoratori addetti ai servizi d’irrigazione le cui famiglie vivono questa inaccettabile condizione di disagio, ma neanche dare un
segnale di responsabilità e sensibilità istituzionale delegando, di fatto, la trattazione della vertenza all’Assessore Gianluca Gallo che non trova altro da fare che scontrarsi aspramente con le amministrazioni consortili per proprie mere convenienze politiche e inaccettabili strumentalità, in danno ai lavoratori ed alle loro famiglie con effetti deleteri sull’agricoltura della Piana di Sibari, invece di ricercare soluzioni condivise per assicurare il proficuo svolgimento della campagna irrigua.
Non impressiona al Sindacato Confederale di categoria ed ai lavoratori il pianto greco di talune Organizzazioni Professionali Agricole che abdicano al proprio ruolo e funzione di autogoverno degli Enti Consortili definito dalla legge lamentano l’inefficienza della gestione dei Consorzi ma senza partecipare agli organi di gestione degli Enti, senza metterci la faccia e senza quindi sentirsi in obbligo di pagare puntualmente servizi e tributi dovuti.
Di fronte a tale situazione, l’assemblea dei lavoratori ha inteso proclamare lo sciopero con astensione dal lavoro per l’intera giornata per il prossimo 28 aprile per tutti i lavoratori, operai ed impiegati dipendenti del Consorzio, avviando, di fatto, un percorso di mobilitazione e di lotta necessario a garantire servizi efficaci ed efficienti agli agricoltori della Distretto ma anche il giusto reddito e la continuità occupazionale alle famiglie di operai ed impiegati.
Il Sindacato ha avviato la vertenza, dichiarando lo stato di agitazione del personale, fin dall’inizio del mese di febbraio u.s., con la responsabilità di evitare di arrivare a ridosso dell’avvio della campagna irrigua e con le inevitabili conseguenze che si prospettano oggi. Mai avremmo potuto pensare che ci sarebbe stata l’insensibilità, la superficialità e la colpevole strumentalità politica degli interlocutori istituzionali che si sono dimostrati un disastro, assolutamente inadeguati ed incapaci di affrontare le questioni annose della gestione dei beni comuni.
Pertanto, il Sindacato ed i lavoratori sono determinati nel proseguire questa sacrosanta lotta per il salario e per il lavoro portando alle estreme conseguenze l’azione di mobilitazione e di sciopero. L’inevitabile conseguenza sarà quella di lasciare a secco l’intera Piana di Sibari con le produzioni intensive di pregio senza il servizio d’irrigazione.
Castrovillari, 25 aprile 2021
FLAI – CGIL DI CASTROVILLARI IL SEGRETARIO GENERALE SILVANO LANCIANO
FILBI – UIL DI COSENZA IL SEGRETARIO GENERALE ANTONIO BLOISE
FAI – CISL DI COSENZA IL SEGRETARIO GENERALE ANTONIO PISANI