Giacomo Matteotti nasce a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, il 22 maggio del 1885 e, dopo il liceo, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, dove si laurea con una tesi in diritto penale. Giovane socialista è fra i protagonisti della vita politica e amministrativa di Rovigo e si schiera risolutamente per la neutralità dopo lo scoppio del conflitto in Libia.
Nelle elezioni del 1919 viene eletto deputato e mostra le notevoli competenze acquisite attraverso l’esperienza di amministratore. L’opposizione al regime fascista lo consacra leader politico nazionale. Nel fascismo Matteotti vede la reazione della borghesia alle lotte del movimento operaio.
Al congresso socialista del 1921 si schiera con i riformisti di Turati, esce dal partito dando vita al partito socialista unitario.
Alle origini della sua morte vi è la battaglia per la questione morale. Il 30 maggio del 1924 denuncia alla Camera dei deputati le violenze e i brogli elettorali che hanno portato il partito di Mussolini al 66,3% dei consensi. Nei mesi precedenti ha anche scoperto il giro d’affari che lega il fascismo alla compagnia petrolifera Sinclair Oil, ed è pronto a rivelarlo. Si iscrive a parlare alla Camera per la seduta dell’11 giugno. Il giorno prima è rapito e trucidato dai fascisti.
Su invito della sezione ANPI “Castriota-Magnelli” di Castrovillari anche la CGIL ha inteso rendere omaggio alla figura del sindacalista e deputato Matteotti. Nella piazza a questi intitolata a Castrovillari, nonostante un tempo inclemente, Ivana Grisolia, neo eletto presidente dell’ANPI, unitamente al comitato ai vice presidente ANPI provinciale e della sezione castrovillarese, rispettivamente Francesca Marino ed Antonia Romano, il sindaco della città, Domenico Lo Polito, il segretario del circolo del Partito Democratico, Giovanni Fazio, i segretari generali CGIL, SPI, FILCAMS Pollino Sibaritide Tirreno, Giuseppe Guido, Francesco Spingola e Andrea Ferrone, il presidente AUSER comprensoriale, Franco Lo Frano, e numerosi altri intervenuti hanno portato dei bellissimi fiori.
Nei vari interventi, l’auspicio che il sacrificio di Matteotti sia da esempio continuo, soprattutto per le nuove generazioni, per tutti e ciascuno, sicuri garanti dei valori della Costituzione, della democrazia e della giustizia sociale.
Francesca Marino, responsabile politiche della comunicazione
CGIL Pollino Sibaritide Tirreno