Continua incessante la sfida ai lavoratori da parte dell’azienda Hospital service di Chieti, che da settembre dovrebbe subentrare nel servizio di Lavanolo presso l’Asp di Cosenza, nei suoi presidi ospedalieri. Nonostante la ditta non si sia presentata, ad oggi, dal commissario Asp negli uffici di via degli Alimena, con una semplice mail ha inviato ai lavoratori proposte di contratti di lavoro inaccettabili, unitamente alla richiesta di firmale immediatamente o entro pochi giorni. Già nei giorni scorsi, abbiamo inviato alla ditta una formale diffida, posta all’attenzione anche di SE il Prefetto di Cosenza, affinché sia garantito il diritto dei lavoratori al mantenimento delle stesse condizioni economiche e contrattuali. Da quanto emerge, invece, la ditta si appresterebbe a calpestare la clausola sociale, con un cambiamento in pejus di CCNL ed una riduzione del monte ore settimanale, che comporterebbe la decurtazione di circa la metà il salario alle maestranze, tutti part time e monoreddito, in un periodo di per sé già difficile; tale riduzione peggiorerebbe, di fatto, il servizio pubblico di lavanderia negli ospedali. Abbiamo chiesto al commissario di convocare le parti e, soprattutto, di non far prendere servizio a Cosenza alla Hospital Service senza che questa raveda le sue posizioni. Chiediamo alla politica regionale di prendere posizione pubblicamente mostrando vicinanza alle istanze dei lavoratori a garanzia di un servizio ospedaliero di qualità. Abbiamo, infine, convocato un’assemblea dei lavoratori per martedì prossimo, davanti la sede Asp provinciale, per gridare la rabbia dei lavoratori su questa incredibile vicenda. Non permetteremo che, sotto un complice silenzio, si commettano scelte scellerate ai danni della sanità pubblica.
Andrea Ferrone, segretario generale Filcams CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
Marco Pacenza, segretario UIL tec