È sempre tempo di festeggiare la fine della dittatura fascista
Castrovillari, 25 luglio 2023. E’ solo immaginabile la gioia della famiglia Cervi quando, la sera del 25 luglio 1943, al ritorno dai campi, scoprono che il dittatore Mussolini è stato deposto, arrestato e confinato in Abruzzo.
Ancora oggi, dopo 80 anni, è tempo di festeggiare la caduta del regime fascista e la fine della fame che questo aveva regalato a tutto il paese per 20 lunghissimi anni; è tempo di festeggiare il ricordo dei fratelli Cervi, la loro generosità, la memoria partigiana, l’antifascismo, la democrazia e la pace, valori su cui si fonda la Repubblica italiana e sanciti dalla Costituzione.
Col patrocinio dell’amministrazione comunale della città di Castrovillari, la CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, la sezione ANPI “Castriota-Magnelli” di Castrovillari, lo SPI CGIL e l’AUSER comprensoriali hanno organizzato l’iniziativa che si è tenuta presso il giardino del “centro anziani Varcasia”.
La presidente della sezione ANPI, Ivana Grisolia, nel ringraziare a nome di tutti gli organizzatori i numerosi presenti per la partecipazione, ha ricordato che associazioni e sindacato “sono chiamati, oggi più che mai, a essere avanguardia nella promozione di cultura antifascista, nella difesa della nostra Costituzione da alcuni anni oggetto di tentativi di manipolazione. La sfida politica è alta e non possiamo sottrarci dall’essere protagoniste e protagonisti”.
Inoltre, alla presenza dei familiari visibilmente commossi, si è riportato il ricordo dell’impegno e della passione antifascista di due castrovillaresi recentemente scomparsi, Ugo De Cristofaro e Franco Castriota.
Inoltre, “proprio come stiamo facendo noi stasera, i fratelli Cervi decisero di dare una festa e cucinare e servire pasta per festeggiare l’essere antifascisti”, ha riportato Francesca Marino, già responsabile delle politiche della comunicazione per la CGIL comprensoriale e vice presidente sezione provinciale ANPI di Cosenza “Paolo Cappello”. Nel suo contributo alla serata, ha tracciato la genesi della pastasciutta dei Cervi che, cucinata a Gattatico, trasportata e servita a Campegine su un carretto seguito da contadine e contadini affamati, ma festanti, ha decisamente rappresentato “il più bel funerale del fascismo” per come dirà Alcide Cervi nel suo libro I miei sette figli.
Nel ricordo del sacrificio dei sette fratelli Cervi Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore trucidati dai fascisti, ciò che più conta è il rinnovarsi della memoria nella celebrazione della comunità, della solidarietà e della fratellanza.
La seconda edizione castrovillarese della pastasciutta antifascista organizzata da ANPI “Castriota -Magnelli”, CGIL, SPI CGIL ed AUSER Pollino Sibaritide Tirreno è stata la festa del piacere di ritrovarsi insieme di una comunità per testimoniare il radicamento popolare del valore dell’antifascismo, architrave della nostra Costituzione.
Ivana Grisolia, presidente sezione ANPI “Castriota-Magnelli” di Castrovillari
Giuseppe Guido, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
Francesco Spingola, segretario generale SPI CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
Franco Lo Frano, presidente AUSER Pollino Sibaritide Tirreno