A seguito della nota vicenda che ha visto coinvolte sul cantiere della ss 106 macrolotto Roseto-Sibari il committente Siryo Webuild e la ditta Geoserving, a causa della quale ben 28 lavoratori e loro famiglie si trovano dalla sera alla mattina in mezzo alla strada, La Filcams e la CGIL territoriale hanno deciso di chiedere un confronto urgente delle parti al Prefetto di Cosenza. La richiesta è utile a ricercare una celere quanto giusta soluzione ad una vicenda grottesca che altrimenti rischia di peggiorare. Intanto è utile chiarire dapprincipio che, a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non ci sono nella vicenda responsabilità dirette delle maestranze (ma piuttosto di Siryo Webuild), le quali devono essere reintrodotte in cantiere, oltre al fatto che non ci risultano evidenze tali da richiedere l’intervento della procura perché non saremmo di fronte alla certezza di gravi difformità. Se così fosse emerso con chiarezza, invece di avventurarci in superficiali comunicati, come Cgil avremmo scritto a chi di competenza…ogni altra considerazione è futile. Ora quello che va fatto, ed anche alla svelta, è riunire le parti innanzi a SE il Prefetto per affrontare, carte alla mano, ciò che a noi sembra una gestione approssimativa della vicenda e per restituire ai lavoratori quel che gli spetta nonch cogliere l’occasione per fugare ogni dubbio sulla qualità del cantiere in ogni suo aspetto, così facendo ripristinando il corretto svolgersi dell’opera e dei suoi appalti che come Filcams e CGIL riteniamo debbano svolgersi nella piena legalità. A sostegno di quanto affermato il prossimo 3 aprile terremo un nuovo sit-in con le maestranze dinnanzi la sede Siryo Webuild di Villapiana per rivendicare a gran voce il diritto al lavoro.
Ferrone Filcams
Guido CGIL