Le elezioni per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale Unitaria, che si svolgeranno dal 14 al 16 aprile prossimi in tutti i luoghi di lavoro pubblici, giocano un ruolo di fondamentale importanza, perché dovranno decidere la rappresentanza dei Lavoratori del Pubblico Impiego per i prossimi tre anni, ma dovranno anche decidere quale azione strategica adottare nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni e il Governo.
Si rinnovano infatti le rappresentanze dei Lavoratori, nella Sanità, all’INPS, al Tribunale, alla Procura della Repubblica, nei Comuni.
Il primo, importante, dato sarà la partecipazione al voto dei Lavoratori: quanto più alta sarà la percentuale di votanti, tanto più alta sarà la possibilità di una scelta democratica e libera.
Inoltre, il Sindacato dovrà trarre da queste votazioni un’indicazione: se accettare una visione subalterna al potere di turno, o consentire che i Lavoratori possano contribuire ad adottare un modello di rappresentanza sindacale, autonomo e capace di difendere il diritto al potere d’acquisto del salario, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla partecipazione all’organizzazione del lavoro.
Nei mesi scorsi, abbiamo avuto prova che non sempre il mondo del lavoro pubblico è compatto nella difesa dei diritti dei Lavoratori; e così, i Dipendenti delle Funzioni Centrali (Lavoratori dei Ministeri, INPS, Tribunali, Procure, Ispettorati del Lavoro, Agenzie delle Entrate) hanno dovuto subire la firma apposta da alcune sigle sindacali, che ha sancito la perdita di circa 11 punti percentuali del potere d’acquisto delle retribuzioni. Di questa perdita di valore economico, congiunta ad alcune perverse dinamiche fiscali volute dal Governo, i Lavoratori si sono resi conto già con le retribuzioni conseguite nei primi tre mesi di quest’anno, il cui valore economico è stato addirittura inferiore a quello dei mesi precedenti.
La CGIL e la FP CGIL hanno fortemente contrastato questo pericoloso gioco al massacro ai danni dei Lavoratori, tant’è che nel referendum telematico proposto nei mesi scorsi ai Dipendenti delle Funzioni Centrali, oltre il 90% delle migliaia di partecipanti al voto, ha bocciato quel rinnovo.
Bisogna avere il coraggio della verità, parlare ai Lavoratori, spiegare il senso e il fine delle battaglie. È necessario emancipare i Lavoratori dal bisogno, perché ogni diritto è una conquista e l’applicazione di essi non è un favore fatto ad ogni singolo Lavoratore ma un dovere al quale ogni Amministrazione è tenuta.
Ciò sarà possibile, solo se si rafforza ulteriormente il Sindacato dei diritti, solo se la CGIL sarà ancora più forte.
Ecco perché ogni voto dato alle liste della FP CGIL, sarà importante: servirà a rafforzare il Lavoratore come portatore di diritti, quegli stessi diritti che altri vorrebbero ridurre a mero mercimonio, esercizio di potere e scambio di favori.
Andrea Ferrone, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
Vincenzo Casciaro, segretario generale Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirreno