Con la pubblicazione del decreto interministeriale del MIUR si sono avverate tutte le nostre nefaste previsioni e il sogno di una stabilizzazione dei lavoratori ex-lsu delle scuole oggi rischia di diventare un incubo.
Molti i lavoratori esclusi per mancanza dei requisiti; situazioni gravi di lavoratrici e lavoratori per lo più monoreddito che rischiano il posto di lavoro dopo venti anni di precariato. Riteniamo questa conclusione della vicenda irrispettosa ed oltremodo indegna.
E, purtroppo, non è tutto! Nonostante Filcams CGIL, unitamente a Cisl e Uil, da mesi continui nell’azione di denuncia, gli effetti del decreto sono gli esuberi in tutta Italia, la costrizione di tanti lavoratori a spostarsi a chilometri di distanza per tenersi il proprio lavoro, la riduzione dell’orario ed uno stipendio dimezzato. Tutto questo per continuare a lavorare.
Per la sola provincia di Cosenza solo 18 i posti full time da Ata minimi, mentre ben 530 i posti part time al 50%, su di una platea di 600 persone. Una vergogna!
Una “soluzione” inaccettabile che non risolve affatto il problema, anzi lo aggrava. Sfumano in queste ore le speranze di tante lavoratrici e molti lavoratori di avere un posto stabile ed a tempo pieno.
Poiché il Miur ha fatto slittare al 1° marzo 2020 le immissioni in ruolo dei lavoratori, già nei prossimi giorni Filcams CGIL, Cisl e Uil di categoria organizzeranno importanti azioni di mobilitazione davanti alla Prefettura di Cosenza per chiedere al Governo un tavolo interministeriale urgente.
Per evitare il peggio, bisogna mobilitarsi subito.
Andrea FERRONE, segretario generale FILCAMS Cgil Pollino Sibaritide Tirreno