Il Commissario Straordinario dell’ASP, dott.ssa Cinzia Bettelini, deve sospendere immediatamente l’esecutività della delibera n. 646 del 3 agosto scorso, con la quale si intendono sopprimere alcuni importanti laboratori analisi del territorio.
In forza di tale atto, verrebbero così cancellati i laboratori analisi degli Ospedali di Corigliano, di Cassano all’Ionio, di Lungro, di Cariati, di Cetraro e di Mormanno.
Un’operazione che non ci convince per nulla, a iniziare dal mancato confronto con il sindacato, necessario perché l’eventuale attuazione del piano aziendale di riorganizzazione della rete territoriale comporta riassetti organizzativi e mobilità del personale.
Ma al di là del fatto solo formale, è necessario un più ampio confronto in merito, poiché la soppressione dei laboratori analisi sopradetti, ed il loro accorpamento ad altri laboratori, potrebbe essere causa di futuri disservizi e di ritardi nell’erogazione delle prestazioni.
Il piano del fabbisogno del personale, recentemente licenziato, in realtà dovrebbe servire a risolvere i problemi di carenza di personale, anche all’interno di quei laboratori che oggi si vorrebbero chiudere.
La delibera, di cui la Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirreno chiede la immediata sospensione, non tiene conto delle dimensioni dell’area servita, né del numero di prestazioni effettuate: sopprimendo il laboratorio analisi di Corigliano, ad esempio, si creerebbero gravi disservizi anche per l’utenza che ricorre al Pronto Soccorso, tra i più dinamici dell’intera provincia, e si rischierebbe di creare un sovraccarico per il laboratorio dell’Ospedale di Rossano.
Così come sarebbe un errore sopprimere il laboratorio di Cassano all’Ionio, per il quale da anni si è lavorato per renderlo l’unico Laboratorio Tossicologico della provincia: questa caratteristica, oggi, non sarebbe valorizzata.
Anche per la soppressione dei laboratori di Cariati, di Lungro, di Cetraro, di Mormanno, si porrebbero seri problemi, poiché il loro accorpamento con altri laboratori anche distanti molte decine di chilometri, comporterebbe disservizi per l’utenza. C’è il rischio, inoltre, che i laboratori accorpanti non siano nemmeno in grado di poter accogliere ulteriori servizi, sia per limitatezza di spazi, sia per problemi di personale.
Lo Stato, e le sue articolazioni, non devono dare l’idea di abbandonare i territori, e quindi di allontanarsi dai cittadini, altrimenti si alimenta il malcontento. Le economie si realizzano non sopprimendo i servizi diffusi sul territorio, ma rafforzando la centrale unica dei costi.
La FP CGIL comprensoriale, con lettera trasmessa al Commissario Straordinario dell’ASP, ha quindi chiesto a gran voce che non venga dato seguito alla delibera citata.
Allo stesso tempo, ha chiesto ai sindaci di Corigliano Rossano, Cassano all’Ionio, Cariati, Lungro, Cetraro, Mormanno di far pervenire le loro valutazioni in merito. Riteniamo, tuttavia, non sia un problema che possa riferirsi esclusivamente ai sindaci delle città che si vedrebbero private dei laboratori analisi, ma anche dei comuni vicini che, a nostro avviso, devono esprimersi in merito, poiché un atto del genere rischia di allungare notevolmente le liste d’attesa, trasformandosi in un ulteriore danno a carico degli inermi cittadini.
Vincenzo Casciaro, segretario generale Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirrreno