Le elezioni amministrative del 20 e 21 settembre sono occasione per la CGIL per mettere al centro del dibattito politico temi sociali che hanno particolare impatto sul territorio e sulle condizioni di vita di famiglie di lavoratori e pensionati.
L’esercizio del voto è un valore prezioso per la democrazia e momento per accrescere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita delle comunità. Un diritto costituzionale che va agito nella responsabilità e nella consapevolezza delle scelte di ogni elettore che devono poter compiere nella piena autonomia e libertà e senza alcun condizionamento o ricatto che fa leva sul bisogno.
E’ con la partecipazione attiva e responsabile dei cittadini alla vita politica e all’esercizio del voto, e non con dinamiche solitarie o di detentori di pacchetti di voti, che si selezionano classi dirigenti capaci, competenti e che abbiano a cuore il destino delle proprie comunità.
Il Tirreno, come gran parte della regione, ha proprio bisogno di una buona politica e di una buona classe dirigente per superare limiti di governance e amministrativi e per rappresentare al meglio le esigenze del territorio sui tavoli provinciali, regionali e nazionali dove si compiono le scelte.
Ancor più, in una fase di emergenza sanitaria ed occupazionale e della nuova programmazione comunitaria dentro cui serve rappresentare ogni criticità e bisogno ed avanzare serie proposte progettuali da candidare a finanziamento.
Nell’auspicio che il voto amministrativo e referendario possa registrare la più ampia presenza alle urne, la CGIL, nell’autonomia di soggetto programmatico, ha elaborato una propria Proposta da portare al confronto dei candidati a sindaco dei Comuni del Medio e Alto Tirreno cosentino. E’ il proseguo di iniziative e di attivi di zona e di territorio, di lavoratori e pensionati, in cui sono state avanzate proposte e strategie di sviluppo.
La Proposta della CGIL declina sull’Area del Tirreno e per i Comuni chiamati al voto, valori, criticità e punti di forza, mutamenti economici, sociali e demografici, obiettivi, strategie, protagonisti istituzionali e sociali che muovono nel territorio e che, a parere della CGIL serve agire dentro una visione di sistema per costruire nuove opportunità di crescita, di sviluppo, di lavoro, di welfare inclusivo.
Il Tirreno cosentino è esposto a profonde trasformazione che riguardano il tessuto produttivo, il mondo del lavoro, il tessuto sociale, l’assetto urbano e paesaggistico. Occorre ripensare il modello di sviluppo locale per sottrarlo alla decrescita e alla desertificazione d’impresa e occupazionale.
Eppure, a fronte dei cambiamenti di portata epocale e globale, ambientali, sociali, tecnologici, produttivi, di consumo, che muovono attorno ad esso, non sembra esserci sufficiente consapevolezza dell’importanza di agire ora e non dopo, con politiche, azioni e volontà delle classi dirigenti locali per interpretare i cambiamenti e per non restarne travolti dentro nuove forme di disuguaglianze.
Il territorio, ha necessità di uno vero shock di politiche economiche, occupazionali, di welfare, ambientali, per impedire la lenta decrescita e lo sperpero delle sue migliori risorse, attesa l’incidenza dell’alta mortalità, degli indici di invecchiamento, della denatalità e che, negli ultimi 2 anni i 18 Comuni del Medio e Alto Tirreno hanno chiuso con un saldo negativo demografico di 760 residenti, che molti giovani emigrano per mancanza di lavoro e che le aree interne ed molti Comuni della costa si svuotano progressivamente di giovani e anziani.
La Proposta della CGIL, partendo dai temi della legalità e del contrasto alla ‘ndrangheta quale presupposto su cui impiantare economie sane, interpreta il recente passato, le attuali condizioni socio-economie ed i bisogni di cui è attraversato il territorio, per avanzare proposte di merito da candidare ad una progettualità di sistema per attrarre investimenti e dare ossigeno all’economia, al lavoro, ai bisogni sociali di giovani e anziani, di uomini e donne, di residenti e immigrati.
Al centro della Proposta il bisogno di lavoro e di un nuovo Welfare locale in grado di affrontare la domanda sociale che investe le persone e che molte volte non trova alcuna risposta allargando così il disagio, le povertà e le solitudini familiari (non autosufficienza, disabilità, disagio mentale, dipendenze, dispersione scolastica, violenza di genere, ecc.).
La Proposta, muove quindi nell’ottica della valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale, delle potenzialità turistiche e del terziario, del potenziamento delle infrastrutture, del miglioramento dell’offerta di servizi sociali e sanitari e di trasporto pubblico, dell’ammodernamento ed efficientamento della macchina amministrativa e dei suoi servizi (rifiuti, idrico, depurazione, coste, mobilità urbana, commercio, sociale, scuole, ecc.) necessaria di essere liberata da ritardi, disservizi, carenze di organico, condizionamenti e opacità che l’hanno interessata, in alcune realtà, di inchieste, commissariamenti e gravi disavanzi finanziari.
Sulla base della propria Proposta la CGIL è pronta al confronto di merito con i candidati a Sindaco che intenderanno esercitare attraverso confronto, con le liste in competizione dello stesso Comune, o in autonomia, la buona e preziosa pratica del dialogo sociale.
Lì 10.09.2020
G. Guido Segretario Generale CGIL
Comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno
M. Iannello Responsabile CGIL Area Tirreno