La Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, con nota del 10 settembre scorso, ha chiesto al Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, dott.ssa Cinzia Bettelini, di provvedere per tempo ad adeguare e impinguare le scorte di dispositivi di sicurezza per i propri dipendenti, in modo da affrontare al meglio una eventuale malagurata ripresa autunnale di contagi da COVID19.
Il nostro obiettivo, spiega Vincenzo Casciaro – segretario generale FP CGIL comprensoriale, è che l’Azienda Sanitaria Provinciale non arrivi impreparata di fronte a un nuova emergenza. Per sostenere le ragioni dei lavoratori della sanità pubblica, sovente costretti ad intervenire senza adeguati dispositivi di protezione individuale, nei mesi scorsi e solo nel nostro territorio, alle Procure della Repubblica di Castrovillari e Paola abbiamo presentato ben 3 denunce oltre a numerose diffide. A marzo scorso, l’ASP di Cosenza ha affrontato il problema della carenza di DPI, mostrando una certa impreparazione e scarsa programmazione. La FP CGIL è dovuta intervenire più volte per mettere in
sicurezza i lavoratori. Se allora c’era l’incoscienza di dover affrontare una imprevista pandemia, che ha coinvolto tutto il Sistema Sanitario Nazionale, oggi, che siamo nelle condizioni di intervenire per tempo, ogni carenza di dispositivi di sicurezza si configura come un fatto doloso.
La Funzione Pubblica CGIL comprensoriale verificherà che le scorte siano sempre adeguate e sufficienti, in modo da non lasciare scoperta nessuna postazione.
Vincenzo Casciaro, segretario generale Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
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