Ancora una volta, gli Operatori Sanitari del 118 sono costretti a rischiare la propria incolumità fisica, perché chiamati ad intervenire in condizioni di mancanza di Personale Medico.
Da molti mesi, la FUNZIONE PUBBLICA CGIL Pollino Sibaritide Tirreno sta denunciando la gravità della situazione in cui si trovano tante postazioni del 118.
Succede sempre più spesso che, quando viene allertata la Centrale Operativa, si fa intervenire il presidio del 118 più vicino al luogo da cui è partita la chiamata, non senza aver prima valutato la tipologia di richiesta. Succede spesso, purtroppo, anche in caso di codice rosso per il quale è necessario l’intervento di un’ambulanza medicalizzata, che il mezzo sanitario è costretto a muoversi senza il medico, esponendo così l’infermiere di turno a gravi rischi.
Il problema non è solo di natura sanitaria (le competenze dell’infermiere non sono certo le stesse di quelle del medico), ma di vera e propria sicurezza fisica, poiché i familiari del paziente spesso si scagliano contro il personale intervenuto ingiustamente considerato il vero responsabile della mancata presenza di un medico.
È quanto è accaduto, nei giorni scorsi, nell’area urbana di Corigliano dove solo il pronto intervento dei Carabinieri ha impedito più gravi conseguenze per l’infermiere e l’autista del 118, che erano intervenuti su un codice rosso. Un caso analogo si stava verificando pochi giorni addietro anche a Trebisacce, dove da mesi le ambulanze intervengono senza medici.
Stiamo qui a rilevare che spesso accade che alcuni medici, convenzionati al 118, vengano “dirottati” su altri servizi, distogliendo di fatto importanti unità alle attività fondamentali del 118. Anche questo è stato nei mesi scorsi oggetto di denuncia da parte della Funzione Pubblica CGIL, poiché c’è il rischio che i “codice rosso”, così classificati per l’estrema gravità del caso, non ricevano le prime, necessarie cure che solo un medico può dare. L’assenza del medico, purtroppo, espone il restante personale sanitario.
Sollecitiamo pertanto, ancora una volta, l’ASP e la Direzione del Servizio SUEM Aziendale, a riportare nel 118 le unità mediche che gli sono state sottratte, ma anche a provvedere e con estrema urgenza ad integrare le postazioni vacanti, affinché non abbiano più a verificarsi i casi di ingiusta aggressione al personale sanitario, per dare ai pazienti bisognosi le più adeguate cure che il caso clinico richiede.
Vincenzo Casciaro, segretario generale Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirreno