La Filcams CGIL Pollino Sibaritide Tirreno e la UIL di Corigliano Rossano denunciano con forza la situazione di disagio assoluto che stanno vivendo le lavoratrici ed i lavoratori della ristorazione ospedaliera in appalto dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ed affidato all’azienda SIARC di Catanzaro, da più di 13 anni ormai. L’azienda è la principale responsabile del problema: ancora non risultano versate le ultime due retribuzioni e la 13ma mensilità a lavoratori che, in larga parte, sono part time e monoreddito; e stiamo parlando di salari notevolmente ridimensionati in quanto le maestranze sono state poste in cassa integrazione a causa della situazione pandemica e che l’INPS non ha ancora erogato in toto.
La situazione è esplosiva! Alla SIARC la stessa ASP ha dichiarato alle OOSS che non aveva ancora pagato le fatture arretrate e per diverse centinaia di migliaia di euro, non ottemperando al contratto di appalto. Chi più degli altri è stremato per tale paradossale condizione è la classe operaia che – nonostante tutto – in piena pandemia continua a servire i pasti ai degenti. Ora basta! Non è più sostenere tale situazione, nel mentre in Calabria ed in provincia di Cosenza si rincorrono le iniziative di protesta contro la Siarc. Stanchi di tale atteggiamento abbiamo richiesto a SE il Prefetto di Cosenza, dott. Guercio, un incontro per chiedere un Suo intervento deciso atto al controllo formale degli obblighi assunti dalle parti e per risolvere l’incredibile vicenda. I dipendenti, tutti padri e madri di famiglia, non possono essere abbandonati, specie in questo momento in cui non hanno certezze alcune. Meritano attenzione e risposte.
Andrea Ferrone, segretario generale Filcams CGIL Pollino Sibarite Tirreno
Luciano Campilongo, UIL Corigliano Rossano