La Camera del Lavoro Cgil, a fronte del vile atto accorso la scorsa notte all’Assessore al Bilancio del Comune di Scalea Luigi Russo destinatario di una rudimentale bottiglia incendiaria, condanna il grave gesto che segna l’escalation di intimidazioni su tutto il territorio.
Non c’è atto di violenza che possa essere declassato a gesto di maggiore o minore portata. Ogni forma di violenza o intimidazione che turba il quieto vivere di una famiglia e di una comunità dev’essere adeguatamente stigmatizzata e catalogata come cultura arrogante della forza e della prepotenza coercitiva.
All’Amministrazione comunale tutta la solidarietà della Cgil e l’auspicio della tempestiva conclusione delle indagini e della consegna alla giustizia dei responsabili di un atto che indigna la Scalea civile e democratica, quella che ha come barra del proprio agire il confronto nei luoghi deputati all’ascolto e alle scelte, anche nel caso di contrapposizioni dure e difficili che vanno comprese e dipanate nella dialettica e nella responsabilità di ruoli e funzioni.
D’altronde, la crisi che investe le nostre comunità per l’emergenza sanitaria divenuta anche economica e del lavoro, impongono a ciascuno di concorrere a nutrire un clima di coesione, comprensione e unità, giammai l’alimentazione di scontri finalizzati a incendiare gli animi del disagio e della violenza intimidatoria.
Nessuno dunque declassifichi la portata di un atto che si configura quale espressione di quella palude di illegalità e prepotenza che inquinano il territorio e che la parte più sana della Città e del territorio saprà condannare e tenere lontano.
La città di Scalea dopo anni di inchieste e mala gestione, ha bisogno, nella forma e nella sostanza, di voltare pagina attraverso una coerente impronta amministrativa ispirata a valori di trasparenza, legalità, equità e sostenibilità sociale dove l’istigazione all’intimidazione non deve e non può trovare albergo.
CGIL Area Alto Tirreno
Camera del Lavoro Scalea