SANITA’ PUBBLICA: LA CONFERENZA DEI SINDACI CONVOCHI UN INCONTRO

Funzione Pubblica

Diventa sempre più urgente un confronto con la Conferenza dei Sindaci, affinchè sia affrontato il tema della riorganizzazione complessiva della sanità pubblica provinciale. A partire dall’Atto Aziendale, che necessita di un confronto in merito alla visione strategica che si vuole avere del sistema sanitario provinciale.

Ad oggi, siamo costretti ad osservare che l’Atto Aziendale predisposto dall’ASP di Cosenza, non ha un’anima, nè è maturato in base a un confronto con le forze sociali e la Conferenza dei Sindaci; abbiamo capito i limiti temporali che hanno indotto il Commissario Straordinario dell’ASP di Cosenza a presentare un Atto Aziendale che si limita a rappresentare la fotografia dell’esistente, e che non si proietta in funzione delle nuove necessità ed urgenze, a cominciare dall’emergenza pandemica del covid. Anzi, si sofferma solo sull’ospedalizzazione, di fatto riducendo la territorialità e quindi la prevenzione. Così come è concepito, l’Atto Aziendale non può trovare la nostra approvazione. Auspichiamo pertanto, che il confronto sull’Atto Aziendale possa riaprirsi sin da subito, cogliendo la disponibilità offerta dal Commissario. Ad oggi, l’ASP di Cosenza va avanti con un Atto Aziendale, quello del 2017, scaduto da oltre un anno.

Da mesi, la CGIL e la FP CGIL Comprensoriali affermano che è necessario aprire un più ampio confronto con tutti i soggetti – Conferenza dei Sindaci, Parti Sociali, Azienda Sanitaria – in modo da costruire un modello virtuoso di sanità, che parta dall’analisi dei bisogni della Collettività e organizzi le strutture in funzione di essi. Ma che sappia anche traghettare la sanità pubblica su ricerca, prevenzione, territorialità.

È necessario, perciò, che il Presidente della Conferenza dei Sindaci convochi urgentemente un incontro, per discutere di programmazione sanitaria. Ma il quadro politico, purtroppo, si presenta frammentato e diviso. Assistiamo sempre più spesso a singoli Sindaci, o gruppi di Sindaci omogenei per territorio, costretti a promuovere iniziative, anche clamorose, a difesa dell’esistente, che insiste nel proprio territorio comunale, o in un hinterland circoscritto. Tutto ciò, come appare di tutta evidenza, se apparentemente soddisfa il bisogno di ottenere risposte, in realtà allontana sempre di più la possibilità di un confronto di ampio respiro, che renda giustizia al bisogno di Sanità, e che sia omogeneo su tutto il territorio provinciale.

Giornalmente, tanti Sindaci, dall’intera provincia, fanno sentire la propria voce, per i motivi più vari. E così, ci è capitato di sentire Sindaci che protestavano per la ventilata chiusura di un laboratorio analisi; o per la mancanza di un Infermiere, o un OSS, in un determinato reparto; o per altre lamentele, tutte di analogo tenore. Riteniamo però che questo non sia il metodo più adeguato per restituire forza e autorevolezza a un sistema sanitario che è carente su tutto.

Da molti mesi, CGIL e FP CGIL lamentano la cattiva organizzazione del servizio di emergenza-urgenza, con particolare riferimento al 118: un problema che non attiene a singole postazioni, ma che riguarda tutto il servizio, carente di Medici, Infermieri, Autisti e mezzi idonei. Così come da molti mesi lamentiamo la carenza di Medici e di altro Personale sanitario, tecnico e amministrativo, che ha finito per rendere insufficiente il soddisfacimento dei bisogno sanitario per l’intera Collettività.

Quando però un Cittadino ha bisogno di sanità vera ed efficiente, non bada ad affrontare viaggi al di fuori della Calabria. È ciò che sta succedendo, poichè oltre il 20% dei Calabresi, annualmente, si recano fuori regione per cure sanitarie, non fidandosi di un sistema sanitario regionale debole e insufficiente.

La questione sanitaria pubblica, a nostro avviso, va affrontata nella sua interezza. I Sindaci devono avere la capacità di guardare all’insieme del sistema sanitario, e non alle piccole cose dei propri territori, se veramente vogliono contribuire a restituire dignità alla sanità calabrese e, con essa, ai Cittadini bisognosi di sanità. Ecco perché invochiamo per la sanità provinciale cosentina un confronto serio, serrato, strategico, promosso dal Presidente della Conferenza dei Sindaci, che sappia affrontare il tema sanitario senza campanilismi di sorta. Solo così, riusciremo finalmente a capire, tutti, che la sanità è un corpo unico che deve funzionare in tutte le sue articolazioni; ma anche che è necessario superare i limiti imposti dal commissariamento, che ha finito per peggiorare quel poco che c’era.

Ad oggi, la Sanità pubblica, per colpa di un commissariamento che ha imposto solo tagli e riduzioni di servizi, soffre di gravi carenze di Personale medico e non medico, di tecnici, di amministrativi, e quindi la prima, vera battaglia che bisognerà affrontare è di come rendere sufficiente il Personale che garantisca tutti i servizi. Ci rivolgiamo pertanto ai Sindaci, perché non si dividano su singole questioni, ma sappiano fare sinergia, per costruire un percorso da troppi anni rimasto inesplorato, che è quello della unitarietà d’intenti, che la Conferenza dei Sindaci dovrà saper gestire e governare.

Giuseppe Guido

Segretario Generale CGIL Comp.le

Vincenzo Casciaro

Segretario Generale FP CGIL Comp.le

 

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