Lo stato d’agitazione, proclamato dalla sola FP CGIL Comprensoriale al Comune di Crosia, riguarda solo idealmente tutti i Dipendenti Comunali. In realtà, il Comune di Crosia ha agito in maniera divisiva, per colpire solo una parte ben individuata di Lavoratori. In particolare, il Comune ha voluto colpire un Rappresentante Sindacale, iscritto alla FP CGIL, “responsabile” di far rispettare la dignità e i diritti dei Lavoratori, e per aver chiesto la consegna dei dispositivi di protezione individuali, che invece il Comune ha negato ai propri Dipendenti che lavorano all’esterno. Il Comune ha voluto esternalizzare il servizio di guida degli Scuolabus, sino ad oggi egregiamente svolto da Dipendenti Comunali, senza informare preventivamente il Sindacato, come invece prevede il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Il Comune ha voluto dividere i Lavoratori, attribuendo ad alcuni di loro (essenzialmente agli iscritti alla FP CGIL) un numero di ore integrative inferiore a quello in essere fino a ottobre scorso; e ha sancito tale discriminazione con una Delibera di Giunta Comunale, con la quale la stessa Giunta dichiara di essere consapevole dell’obbligo di informativa preventiva al Sindacato, di cui però non vi è traccia!
Abbiamo richiesto più e più volte all’Amministrazione Comunale, sia con lettere formali che per le vie brevi, di incontrarci per dirimere le divergenze; non sono però bastate le richieste, le sollecitazioni, finanche le diffide, per convincere l’Amministrazione a convocare un incontro chiarificatore.
Nel frattempo, i Cittadini di Crosia si dovranno fare carico delle costose scelte di questa Amministrazione, atteso che l’affidamento a soggetti esterni del servizio di Scuolabus peserà per 4.500 euro al mese: una scelta incomprensibile, poiché tale servizio era finora garantito dal Personale dipendente dell’Ente, senza costi aggiuntivi.
La FP CGIL, proclamando lo stato di agitazione, non ha inteso difendere posizioni personali di qualche Dipendente, come erroneamente riportato da qualche estensore di articolo di stampa. La FP CGIL, al contrario, ha inteso far conoscere alla Collettività, quanta arroganza ci sia negli atti amministrativi che sono stati prodotti. Ovviamente, ci auguriamo che la presa di coscienza riguardi tutti, perché quando si tocca anche un solo Lavoratore, si stanno toccando i diritti di tutti i Lavoratori; quando si manda “in esilio” un Rappresentante Sindacale, si sta colpendo il diritto all’azione e all’organizzazione sindacale; quando in delibera si richiamano obblighi di legge, tali obblighi bisogna assolverli; quando si spendono i soldi della Collettività, bisogna farlo con oculatezza.
Lo stato di agitazione attivato dalla FP CGIL, e che ci porterà giorno 13 dicembre a discutere in Prefettura, rimane il punto fermo di un’azione sindacale che, pur riguardando i tanti Lavoratori che hanno partecipato all’Assemblea Sindacale indetta dalla FP CGIL, ha l’ambizione di far cambiare metodologia di confronto a questa Amministrazione Comunale, che di diritti e di dignità dei Lavoratori non ne vuole proprio sapere.
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno