Megalotto 4 S.S. 534 Firmo-Sibari

Lettera aperta  dei Sindacati ad A.T.I. VIDONI S.p.A. e sollecito richiesta incontro urgente.
«Spettabile  azienda, le scriventi Organizzazioni Sindacali , vista l’imminenza dell’apertura dei cantieri del Megalotto 4 S.S. 534 ed in attesa che venga convocato il tavolo di concertazione preventiva previsto dall’ art. 113 C.C.N.L., tengono a puntualizzare alcune questioni che assumono un aspetto determinante.
Più volte abbiamo sollecitato un incontro proprio per condividere alcuni punti che attengono la c.d. “contrattazione di anticipo ex art. 113 C.C.N.L.” ed in particolare la parte inerente il “mercato del lavoro”. Come voi sapete nella nostra area nei prossimi mesi insisteranno molte opere pubbliche che in un territorio gravemente afflitto dalla disoccupazione potrebbero dare un sollievo a molte maestranze. In questa ottica il sindacato unitario, al fine di scongiurare gestioni clientelari del mercato del lavoro in mano alla mala politica e peggio ancora alla malavita organizzata che non farebbero altro che accrescere la cultura dell’ illegalità e la sfiducia verso le Istituzioni, avrebbero pensato di proporre una gestione trasparente del mercato del lavoro riconducibile alle norme sul collocamento pubblico in capo ai centri per l’impiego. Ciò non solo eviterebbe tensioni sociali da parte dei disoccupati che già affollano i nostri uffici, ma soprattutto darebbe un segnale di legalità e di speranza importante ai tanti disoccupati, cassaintegrati, lavoratori in mobilità che solo per non avere uno “sponsor” o la c.d. “raccomandazione” sono condannati a rimanere ai margini umiliati nella propria dignità di uomini e di lavoratori. Questo ragionamento altresì garantirebbe alle aziende di poter meglio utilizzare tutti i benefici previsti dalla legge e con l’ausilio degli Enti Bilaterali di settore utilizzare manodopera formata e specializzata anche nell’ambito della c.d. “borsa lavoro” prevista dal C.C.N.L. dell’ edilizia.
Pertanto vi invitiamo nelle more della convocazione dell’incontro a tenere in considerazione quanto sopra esposto evitando così inutili tensioni sociali che rischierebbero di nuocere alla realizzazione di una opera strategica come quella in questione.
Liberare il mercato del lavoro dalla schiavitù delle clientele e del malaffare è un gesto di civiltà che può contribuire non solo a creare cultura della legalità , ma altresì ad allontanare gli appetiti della ‘ndrangheta che storicamente guarda con attenzione a questi cantieri.
Certi di un vostro gentile, sensibile e celere riscontro positivo l’ occasione è gradita per porgere le più sentite cordialità.»
Castrovillari (CS), lì 26.11.2013.

I Segretari Generali Territoriali
Antonio Di Franco (Fillea CGIL)
Bruno Marte  (Feneal UIL)
Mauro Venulejo (Filca CISL)

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