Riteniamo infondato l’ottimismo manifestato dall’Amministrazione Comunale di Rossano, in merito all’istituzione di 15 posizioni organizzative. E lo è, per più motivi. Innanzitutto, perché l’A.C. si bea di precisare che le risorse destinate alle P.O., non sono finanziate con fondi di bilancio, ma sono prelevate dal Fondo integrativo destinato al Personale dipendente. E qui c’è da stare meno allegri, perché il Fondo Integrativo non può essere impegnato, né tanto meno liquidato, senza preventiva contrattazione con la RSU e il Sindacato.
Al contrario, avviene che l’A.C. rossanese va ad impegnare tali risorse e ne stabilisce anche l’importo, richiamandosi a una contrattazione che risalirebbe ad oltre 10 anni or sono! E, se da una parte è vero che il numero di P.O. da istituire, diminuisce da 19 a 15, è anche vero che per il loro pagamento si impegna una somma pressoché identica. Si dica, perciò, con certezza, che ogni centesimo speso per le P.O., è un centesimo in meno per la totalità dei lavoratori, perché attinge al Fondo della produttività.
Ma non è, questo, l’unico punto di debolezza della delibera di Giunta. Il Sindacato, da mesi, sta chiedendo all’Ente di discutere sulla ripartizione delle risorse destinate al miglioramento delle prestazioni lavorative di tutti i Dipendenti Comunali, nonché a finanziare quegli istituti come il rischio, lo straordinario, la reperibilità ecc., di cui questa Amministrazione Comunale fa largo uso. Prima di costruire il palazzo, bisogna assicurarsi che siano ben salde le fondazioni.
Ma questa A.C. fa il contrario: pensa cioè di realizzare obiettivi, che tra l’altro non conosciamo perché non sono stati resi noti, attribuendo incarichi e risorse solo ai vertici della burocrazia, ma continuando a mortificare tutti i Lavoratori dipendenti. Per questi ultimi, ancora ci si attarda ad avviare la contrattazione per il 2017, dentro la quale ci sono pure le risorse che l’A.C. già impegna per le P.O., ma ancora non si procede a liquidare le indennità già maturate, e contrattate, relative agli anni 2014, 2015 e 2016. Perché questo strabismo? Perché l’A.C. è così veloce a soddisfare i vertici amministrativi, e invece mortifica altri 200 Lavoratori? Nel frattempo, però, si pretendono turni di lavoro massacranti e lavoro straordinario che esorbita da ogni limite contrattuale.
L’A.C. afferma che questo modello organizzativo, e i suoi costi, sono stati concordati con il Sindacato. Ricordiamo all’A.C. che la FP CGIL non era presente ai tavoli, perché non informata della convocazione, come già da noi contestato. Sarebbe corretto ricordarlo. Così come sarebbe corretto ricordare che la FP CGIL sta chiedendo da tempo un incontro per valutare tale modello organizzativo, al quale invece, l’A.C. non dà seguito.
Infine, se fosse vero che talune P.O. che si vogliono istituire sono la cornice entro la quale inserire nominativi già predestinati, allora sarebbe altrettanto vero che la nuova architettura risponde al soddisfacimento di esigenze particolari, ma non costruisce un percorso stabile e virtuoso. Lo vedremo nelle attribuzioni delle responsabilità, ma questo potrebbe significare la mortificazione di esperienze, professionalità, livelli, acquisiti con anni di sacrifici, da parte di alcuni Lavoratori, che oggi verrebbero accantonati per lasciare spazio a esperienze meno consolidate e quindi meno pronte.
Ancora una volta, pertanto, invitiamo l’A.C. a essere più rispettosa dei diritti dei Lavoratori e delle prerogative sindacali, aprendosi finalmente al confronto vero e non a ricercare comode vie d’uscita, utili solo per i singoli ma non per la Collettività amministrata.
Qualora dovesse persistere tale atteggiamento ostruzionistico da parte dell’A.C., la FP CGIL si riserva di convocare un’Assemblea dei Lavoratori dell’Ente, per decidere le più opportune vie di lotta, a tutela e difesa della generalità dei diritti. L’occasione sarà anche la più propizia, per verificare se la difesa dei diritti dei Lavoratori, da qualcuno tanto decantata, sia reale oppure se è solo una facciata per coprire ben altri interessi.
Vincenzo CASCIARO, Segretario Generale