Nonostante il clima torrido, si è riunita lo scorso 11 agosto, la Delegazione Trattante del Comune di Rossano.
FP CGIL Comprensoriale e FP CISL Provinciale, non hanno voluto dare alcun alibi all’A.C., decidendo di confermare la riunione, e ciò nonostante non hanno nemmeno voluto avvalorare il tentativo della Parte Pubblica, di dare avvio alla discussione sul Contratto Integrativo Decentrato valevole per il 2017, senza che siano state definite, e concluse, le procedure di pagamento per le annualità precedenti.
“Riteniamo – è il parere di Vincenzo Casciaro, Segretario Generale FP CGIL, e Pierpaolo Lanciano, Segretario Generale FP CISL– di aver sottratto argomenti di polemica all’Amministrazione Comunale, essendoci presentati all’incontro. In verità, da mesi FP CGIL e FP CISL stanno chiedendo inutilmente al Presidente della Delegazione, di incontrarci per conoscere la quantificazione del Fondo destinato al salario accessorio dei Lavoratori, nonché decidere congiuntamente la sua ripartizione. Guarda caso, la convocazione arriva solo dopo che l’A.C. ha deliberato, ma senza il confronto sindacale, sia sul numero delle Posizioni Organizzative che sul loro costo, approvando la delibera n. 196/2017 da noi ritenuta illegittima. E continuiamo a ritenerla tale, perché l’A.C. ha deciso autonomamente di stabilire la quantità delle risorse destinate alle P.O., prelevandole dal Fondo di tutti i Lavoratori, e senza avvertire il bisogno di contrattare le cifre con il Sindacato, come d’altra parte sarebbe stato necessario. Non fosse altro perché ogni risorsa assegnata alle P.O. viene prelevata dalle risorse destinate alla generalità dei Lavoratori. È giusto che tutti i Dipendenti Comunali sappiano che ci siamo opposti a questo modo di fare, non accettando il metodo scorretto della Parte Pubblica. Siamo altresì convinti che il Comune, con la sua convocazione pre-ferragostana, ha tentato di sanare quella che per noi resta un’illegittimità, proponendo all’ordine del giorno la contrattazione per il 2017: se FP CGIL e FP CISL si fossero lasciati abbindolare, la Parte Pubblica avrebbe comunicato le somme restanti per tutti i Lavoratori, da cui è già esclusa la quota da essa predefinita per le P.O. Un modo di fare per nulla convincente, e anzi furbesco, come dimostra anche il tentativo di escludere dall’incontro la FP CGIL (non convocata nell’invito ufficiale) e anche di inoltrare un invito di per sé illegittimo, come riconosciuto dallo stesso Presidente della Delegazione Trattante.
FP CGIL e FP CISL rappresentano la generalità dei diritti dei Lavoratori, e solo ad essi devono dare conto. Né vogliono sostenere interessi particolari a danno della generalità dei Dipendenti dell’Ente
Pertanto, dichiarando che nessuna discussione in merito al contratto 2017 poteva essere avviata nel corso di quella seduta, i due Sindacati confederali di Categoria hanno consegnato al Presidente della Delegazione Trattante un proprio documento, con cui in sintesi si chiede: la liquidazione di tutti gli arretrati riferiti ai salari accessori per gli anni 2015 e 2016; la liquidazione di tutto il lavoro straordinario fin qui imposto ai Lavoratori; la liquidazione dello straordinario effettuato nel corso dell’emergenza alluvionale di agosto 2015; la regolamentazione del lavoro straordinario, per evitare discrezionalità e/o abusi; la consegna dei ticket pasti, discrezionalmente consegnati solo a una parte dei Lavoratori aventi diritto; la consegna degli indumenti di lavoro per gli Operai; la revoca della delibera G.C. 196/2017, in cui vengono altresì illegittimamente stabilite le P.O. e la loro indennità. È chiaro che, se non saranno liquidate le indennità riferite alle annualità 2015 e 2016, non si potrà discutere del 2017, per evitare salti di competenze di bilancio che potrebbero nuocere all’interesse dei Lavoratori, come anche non potrà essere discusso il Fondo 2017 se prima non si ripristinano per intero le risorse afferenti, che al contrario oggi sono state in parte sottratte alla contrattazione con intervento unilaterale dell’Ente, decidendo il numero delle P.O. e la loro “pezzatura” (termine tecnico che, a nostro avviso, sta ad indicare l’aumentato potere discrezionale dell’A.C. nel decidere chi dovrà guadagnare di più, chi di meno). Riteniamo sbagliato l’approccio con il Sindacato, e in funzione di ciò abbiamo chiesto di riportare ogni ragionamento allo stato iniziale della contrattazione dell’intero Fondo”.
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensoriale
Pierpaolo Lanciano – Segretario Generale FP CISL Provinciale